Tremate gente, hanno “truccato” la Purosangue

Tremate gente, hanno “truccato” la Purosangue

Se avete avuto una nottata agitata o una mattinata trafelata e stressante, beh, siamo desolati ma le cose stanno per peggiorare. Il tuner tedesco Mansory ha presentato la Pugnator, un qualcosa di difficile da digerire basato sulla Ferrari Purosangue.

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QUASI UNA “ERESIA”. La super crossover del cavallino fece scalpore lo scorso anno: una Ferrari così alta da terra e comoda per quattro adulti non si era mai vista, ma il suo V12 senza turbo e le linee sinuose e morbide avevano ammorbidito non poco la reazione dei puristi del marchio. Bene, saremmo proprio curiosi di sapere la loro opinione sulla Mansory Pugnator: probabilmente, chi è abituato alle Ferrari di Pininfarina o di Flavio Manzoni, penserà che una vita bendati, o trascorsa su qualche eremo in Tibet, non sarebbe poi così male.

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TAMARRA COME POCHE. Pugnator in latino significa “combattente, lottatore”. Il nome è stato scelto per enfatizzare l’aggressività delle forme della Ferrari Purosangue modificata da Mansory. La Pugnator prende le linee quasi fini (almeno per un’auto di tali dimensioni) della Purosangue e le scaraventa dal trentesimo piano. Il cofano in carbonio è solcato da prese d’aria e nervature inquietanti, su tutta la carrozzeria sono appiccicate estensioni – sempre in carbonio – che allargano notevolmente l’auto. Ma il pugno nell’occhio più violento è dietro: il lato B della Purosangue appare alquanto confusionario, oltre che “pesante”. Sul portellone spunta un alettone che non avremmo visto fuori posto su una Mitsubishi Eclipse degli anni 2000, i passaruota anteriori esibiscono delle branchie in stile 911 GT3 RS e l’amaranto della carrozzeria si combina con le parti aggiuntive in carbonio, che sono in un amaranto più scuro.

STILE? ANCHE NO, GRAZIE. Per far vedere di aver pensato anche ad altro oltre a un pacchiano design, Mansory ha portato il V12 da 725 cavalli e 716 Nm a 755 cavalli e 730 Nm. Uno sforzo apprezzabile, ma piuttosto inutile, considerando il cliente tipo di una macchina come la Ferrari Purosangue. Gli interni sono altrettanto faticosi da guardare, una vivida combinazione di bianco e bordeaux con parecchio carbonio, pelle, e un logo Mansory al centro dello sterzo che farebbe venire voglia di resuscitare a Enzo Ferrari giusto per lo sfizio di strapparlo via da lì. La personalizzazione è completa, dalla pedaliera alle cinture, e un potenziale cliente può scegliere qualsivoglia colore o materiale, preferibilmente senza troppo stile.

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ESAGERATAMENTE SFACCIATA. Il tuner tedesco non avrà gusto, ma di certo ha un buon fiuto per il business e il marketing. Ogni sua nuova vettura è chiacchierata in tutto il mondo, il che non può che renderlo famoso, non importa perché e in che modo. Dopotutto a Dubai, in Svizzera, a Shangai esiste un tipo di clientela che vuole distinguersi e basta, arrivare al casinò di Montecarlo e mettere in ombra le solite Aventador, Chiron o 720S che potrebbe trovarsi accanto. La Pugnator è fatta per questo e per nient’altro: irriverente e “cafona”, ma inconfondibile. La buona notizia? Ne faranno solo sette…

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