La Pagani Utopia raddoppia con la Roadster

La Pagani Utopia raddoppia con la Roadster

Era già scritta nel destino, fin da quando è iniziata la progettazione. La Pagani Utopia non solo è diventata reale, ma addirittura ora raddoppia con la Roadster, che pur uscendo due anni dopo la coupé, è stata sviluppata parallelamente, come se le due hypercar fossero due facce della stessa medaglia. Col tetto in lamiera o in tela, non cambia l’essenza: il fascino intramontabile della purezza meccanica.

LINEE UTOPICHE. Lo stile è quello della Utopia Coupé: le matite che l’hanno disegnata, d’altronde, sono le stesse. Le portiere si aprono a farfalla, e quando si vuole viaggiare con l’aria tra i capelli, l’hard-top può essere posizionato su un cavalletto, come fosse un’opera d’arte da ammirare. In più, è disponibile un tettuccio in tela da riporre in una valigia da sistemare dietro ai due sedili.

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DETTAGLI DI GRAN CLASSE. Rispetto alla coupé, cambiano però alcuni dettagli. Per esempio i tappetini, che nella Pagani Utopia Roadster presentano una trama dedicata che ricorda quella dei fuoribordo. O, ancora, la chiave, ridisegnata per richiamare il profilo della Utopia con la capote. Ovviamente, la scelta della selleria, dei colori e dei materiali è praticamente infinita, e diventa ancora più importante nella Roadster, che rispetto alla coupé è molto più propensa a far vedere com’è fatta dentro. Non vi basta? Ci sono anche una coppia di valige, realizzata con gusci interni in carbonio rivestiti in pelle – coordinata all’automobile o a contrasto, a scelta del cliente – e adornata con l’ellisse della Pagani: si possono sistemare in due bauletti appositi, vicino al motore. E se avete in programma una serata di gala, dietro i poggiatesta ci sono due comodi porta abiti.

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VELOCE COME IL VENTO. La Pagani Utopia Roadster rappresenta il culmine nella capacità di utilizzare i materiali compositi da parte della casa di San Cesario sul Panaro, iniziata con la Zonda, tra le prime auto stradali al mondo a poter vantare una monoscocca in fibra di carbonio. Nella nuova roadster emiliana sono più di 40 le formule di materiali composti, grazie ai quali la versione scoperta riesce a conservare la stessa leggerezza della coupé, facendo fermare l’ago della bilancia a 1.280 kg. Tale risultato è stato ottenuto riprogettando completamente la monoscocca per ottimizzarne rigidezza e resistenza, senza dover ricorrere ai rinforzi che generalmente si usano quando a un’auto si rimuove il tetto.

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GUIDA L’ARIA. Uno studio meticoloso dei flussi d’aria nella galleria del vento ha consentito inoltre di ottenere un basso coefficiente aerodinamico e un ottimo livello di deportanza, senza ricorrere ad appendici vistose. L’aria viene guidata attraverso i passaggi delle ruote, canalizzata intorno al tetto a goccia e lungo le fiancate, scivola sugli specchietti, sul cofano e fino al bordo di fuga ellittico: qui, due ali mobili migliorano l’aerodinamica, adattandosi alle condizioni di guida. La stessa cura è stata riposta al raffreddamento e all’aspirazione, aspetti fondamentali per garantire le massime prestazioni.

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UNA MANDRIA IMBIZZARRITA DI CAVALLI. Quando si dice Pagani è soottinteso il V12 di derivazione Mercedes-AMG, un autentico gioiello di meccanica, leggero e compatto. Ogni motore ha la firma dell’addetto che l’ha assemblato dal primo all’ultimo bullone e fornisce la bellezza di 864 CV, docili quando gira a bassi regimi ma capaci di regalare un’accelerazione brutale quando si decide di farli scatenare. Niente elettrificazione, né leggera né pesante, solo un vecchio, caro dodici cilindri con doppio turbo, collegato alle ruote posteriori da un cambio manuale a 7 marce che arriva dagli specialisti inglesi della Xtrac.

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LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLE PRESTAZIONI. Non di soli materiali compositi vive la Pagani Utopia Roadster: anche le parti metalliche, infatti, sono estremamente sofisticate. Gli otto triangoli delle sospensioni sono forgiati in lega di alluminio, garantendo allo stesso tempo leggerezza e resistenza. Le sospensioni attive, con il differenziale elettronico e il sistema di controllo dinamico, garantiscono di eliminare anche il minimo sottosterzo della vettura, mentre il controllo elettronico della trazione permette un motricità eccellente nonostante l’enorme potenza scaricata a terra. A ciò contribuiscono anche i Pirelli P Zero Corsa e P Zero Winter di serie o, meglio ancora, i P Zero Trofeo RS opzionali, di 21” davanti e di 22” dietro.

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METTEVI IN FILA. Coupé o Roadster? Da tempo il dilemma si pone tra gli amanti delle gran turismo: chi guarda più alle prestazioni pure, di solito, sceglie le prime, mentre i più edonisti si dirigono sulle seconde. La Pagani, con l’Utopia, consente di scegliere la Roadster senza fare rinunce in termini di prestazioni. Non pensate, però, che sarà facile mettersene una in garage: ne saranno prodotti solo 130 esemplari, destinati ai clienti di tutto il mondo, a un prezzo di partenza di 3,1 milioni di euro, a cui bisogna aggiungere le tasse locali. Mica bruscolini…

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