Con la Ceirano va all’asta la storia dell’auto italiana

Nel 1898, a Torino nacque un’azienda che poco dopo cominciò a costruire automobili. Quell’azienda non era la Fiat, fondata l’anno successivo, ma la Ceirano, che dal 1899 in corso Vittorio Emanuele 9 cominciò a costruire una piccola autovettura a due posti, chiamata Welleyes. Si tratta a tutti gli effetti di una delle primissime auto prodotte in Italia e il suo successo fu talmente grande che la Ceirano non riuscì a far fronte alle ordinazioni. Fu allora che il proprietario Giovanni Battista Ceirano cedette gli impianti e i brevetti della sua azienda a Giovanni Agnelli e alla Fiat, che iniziò la sua produzione di vetture con la 3 ½ HP derivata dalla Welleyes. Dopo un breve periodo, Ceriano lasciò la Fiat e con i suoi due fratelli Giovanni e Matteo fondò almeno una decina di diverse aziende per la produzione di automobili, dando slancio a un’industria agli albori.

PER ACCENDERLA DEVI GIRARE. Proprio da una di queste venne prodotta la Ceirano De-Dion Bouton, messa all’asta in questi giorni da Car & Classic (scadenza il 21 luglio). La vetturetta, che ci riporta a un’epoca pionieristica dell’automobilismo, è stata identificata dall’ASI, che le ha rilasciato la Targa Oro, ed è stata datata 1904, ma secondo alcuni studiosi è possibile che sia stata prodotta l’anno precedente. È dotata di un motore monocilindrico De-Dion Bouton abbinato a un cambio a 3 marce più la retro, per una velocità massima di 50-55 km/h. L’avvio è esclusivamente a manovella, con impianto di alimentazione ad acetilene. Il pedale dell’acceleratore non è dove siamo abituati a trovarlo oggi, ma centrale, con ai lati la frizione e il freno, che agisce sull’albero motore. Sul lato destro, dove si trova il volante, ci sono la leva del cambio e il freno a mano. I serbatoi sono due: quello principale è sotto al sedile, mentre un secondo (in ottone, si trova nella paratia centrale e contiene olio e benzina. Quando si percorre una salita, va aperto il secondo serbatoio: in caso contrario quello principale non riesce a fornire al carburatore abbastanza benzina.

GIALLA A POIS. La vettura è stata ritrovata tra il 1962 e il 1963 dal padre del venditore, che la scovò dipinta di giallo con fantasia a pois in quanto era stata utilizzata per alcune sfilate di carnevale. Aveva anche cerchi in ferro invece che i normali pneumatici. Poco dopo iniziò un restauro. Gran parte della carrozzeria in legno era marcia ed è stata sostituita. Successivamente è stata riverniciata del colore corretto per l’epoca. I sedili sono stati rifoderati in pelle capitonné. I cassetti posteriori erano stati leggermente modificati prima del cambio di proprietà e il padre del venditore ha preferito conservarli così. Nella seconda metà degli Anni ‘80 ha partecipato più volte alla Torino-Asti-Torino, oltre che a molti raduni. Considerando l’anno di fabbricazione, la Ceirano De-Dion Bouton potrebbe potrebbe partecipare alla London to Brighton Veteran Car Run, la passeggiata di veicoli costruiti entro il 1904 che la prima domenica di novembre parte dal centro di Londra per raggiungere il lungomare di Brighton.

SERVE UNA REVISIONE. Il motore De-Dion Bouton era all’avanguardia per l’epoca e ancora oggi è in perfetta efficienza, assicura il venditore anche se consiglia una revisione completa prima di guidarla nuovamente su strada perché negli ultimi anni l’auto è stata guidata raramente. La trasmissione è stata revisionata dal padre del venditore nel 1963. C’è una perdita dalla pompa dell’acqua, che ha bisogno di una nuova guarnizione in corda cerata. Car & Classic stima il prezzo finale di vendita tra i 40.000 e 50.000 euro.