Rimac Nevera: ecco quella del boss
Possiamo non avere costanti sogni erotici sulle hypercar elettriche qui a Veloce, ma è difficile non ammirare i traguardi raggiunti dalla Rimac e dal suo fondatore, Mate Rimac, oramai Ceo persino della importantissima Bugatti (inclusa nel Gruppo Rimac). Mate non si è mai concesso una delle sue hypercar, era già contento con la vecchia M3 E30 e la muscolosa Z4 M che trovano posto nel suo garage; ora invece è giunto il momento di vedere il proprio nome scritto sul libretto di circolazione di una Nevera. L’erede della Concept 1 è una delle EV più sbalorditive in circolazione: 1914 cavalli e 2300 Nm da quattro motori elettrici, 0-100 in 1,97 secondi e detentrice di 23 record… stabiliti in un giorno.
IL CLIENTE HA SEMPRE RAGIONE. Dopo 15 anni dalla fondazione della sua azienda Mate Rimac si è deciso a passare dalla parte del cliente, attraversando tutto il processo di acquisto e personalizzazione. “È un’esperienza piuttosto assurda essere cliente della propria compagnia, e probabilmente non sono nemmeno stato il più facile da accontentare. Come accade con tutti i nostri acquirenti vi è stato un processo di co-creazione, di condivisione di idee, evolvendole e perfezionandole finché non si è ottenuta una Nevera unica che rifletta la personalità del futuro proprietario. Nel mio caso sono estremamente soddisfatto, non solo la Nevera è stupenda da vedere, ma racconta una storia per me importante” spiega Rimac dopo aver svelato la propria creazione.
FIBRA DI CARBONIO UNIDIREZIONALE. Buona parte della Nevera è prodotta in casa, il che lascia infinite possibilità di personalizzazione. Mate è restato fedele alla sua visione e ha scelto una carrozzeria completamente in fibra di carbonio rossa a vista, e – giusto per semplificare le cose – ha chiesto che le fibre seguissero una specifica direzione, un flusso unico e uniforme lungo tutti i pannelli della hypercar. Un lavoraccio. Gli specchietti recano la bandiera croata dipinta a mano, mentre sotto lo spoiler posteriore troviamo un motivo ispirato alla tempesta mediterranea che ha dato il nome alla Nevera.
METÀ NERO, METÀ ROSSO. Gli interni sono avvolti in pelle Nappa e Alcantara, oltre che interamente personalizzabili. Vi sono decine di combinazioni di colori disponibili e di materiali, e Mate Rimac ha optato per una curiosa asimmetria cromatica. L’abitacolo è prevalentemente rivestito in rosso – come l’esterno – ma il sedile del guidatore è nero, riprendendo il colore della monoscocca in carbonio alle sue spalle. Sui poggiatesta, sul bracciolo centrale e in svariati altri punti si trovano cuciture e scritte speciali per Rimac, compresa “Solinjanka”, una reinterpretazione di una scultura posta nel museo archeologico di Zagabria. La strada per vendere tutte le Nevera è ancora lunga (pare che su 150 poco più di 50 esemplari abbiano trovato casa) ma ora si può spuntare un’altra vendita dall’elenco.
