Lamborghini Sián: il V12 canta grazie all’elettricità
NUOVA ERA. La Lamborghini ci da appuntamento al Salone di Francoforte: è lì che ci dimostrerà, dal vivo, di essere pronta ad aprire un nuovo capitolo della sua storia, quello ibrido. Protagonista sarà la Sián: questa hypercar verrà prodotta in soli 63 esemplari, ma il suo impatto sul futuro della casa di Sant’Agata Bolognese potrebbe essere importante quanto quello della Urus, la suv del 2018 capace di far raddoppiare le vendite in meno di un anno. La Sián (che sta per fulmine in dialetto modenese) è, infatti, la prima auto ibrida di serie (seppur piccolissima) della storia della Lamborghini ed è anche la più potente di sempre.
IL V12 È SALVO. Lamborghini e V12; un binomio nato agli albori del marchio e arrivato fino ai nostri giorni grazie a modelli che hanno contribuito a raccontare la storia stessa dell’automobile. Dalla sua parte, suono ed erogazione che si distinguono inequivocabilmente, vero e proprio marchio di fabbrica delle Lambo più potenti ed esclusive. Ma per metterlo al sicuro dalle normative antinquinamento più recenti c’era bisogno di una vera e propria rivoluzione. Niente turbo o downsizing: ne avrebbero snaturato il carattere. Quindi alla Lamborghini hanno preferito la strada ibrida: il V12 è abbinato a un’unità elettrica (48V) da 34 cv capace di abbattere consumi ed emissioni. Questo rinnovato powertrain (da 819 cv di potenza combinata) quindi debutta sulla super esclusiva Sián e, come avremo modo di scoprire, non servirà unicamente a rispettare le normative: la Sián avrà prestazioni strabilianti (0-100 km/h in meno di 2,8 secondi) e – soprattutto – mette un cordone ombelicale attorno al futuro del suo V12. Il piccolo motore elettrico è calettato sul cambio così trasmette la potenza direttamente alle ruote sia in accelerazione sia tra i cambi di marcia. Al posto di una tradizionale batteria al litio, la Sián utilizza nuovi supercapacitori: secondo la Lamborghini sono tre volte più efficienti e leggeri delle batterie utilizzate fino a oggi. La frenata, chiaramente, è rigenerativa.
DESIGN FUTURISTICO. L’aspetto della Sián è estremo almeno quanto le componenti meccaniche impiegate sottopelle: è bassa, larghissima e tipicamente Lamborghini, nonostante introduca un grande numero di novità estetiche a partire dal frontale. L’ormai consueto motivo a Y per i fari è stato evoluto: le grandi luci di posizione, ora divise dal proiettore principale, corrono lungo le nuove prese d’aria. La fiancata scolpita incanala l’aria verso i radiatori mentre le nuove prese sul tetto servono a far respirare il V12. Il posteriore segna un punto di rottura rispetto ai modelli visti finora: presenta uno sbalzo ridottissimo ed è in gran parte occupato dal diffusore. Nuovi anche i fanali, costituiti da tre elementi esagonali per lato; cresce, invece, la dimensione dell’alettone posteriore, che è attivo.
PELLE CARBONIO E TECNOLOGIA. All’interno le similitudini con la Aventador S e la Centenario (l’edizione super limitata della Aventador prodotta in soli 40 esemplari nel centesimo anniversario dalla nascita di Ferruccio Lamborghini) sono più evidenti; ogni elemento dell’abitacolo è rivisto in pelle, carbonio o Alcantara e non manca la tecnologia più aggiornata: dietro al volante c’è un cruscotto digitale che cambia aspetto a seconda della modalità di guida selezionata; mentre lo schermo centrale, verticale a mo’ di tablet, permette di gestire le funzioni del sistema multimediale e alcune applicazioni studiate apposta per la guida più spinta.