Voglia di barchette? Ecco quella di AMG, la PureSpeed
Una presentazione sicuramente d’effetto quella della AMG PureSpeed Concept, abbandonata sopra ad una zattera fuori dal porto di Montecarlo prima del GP di Formula 1. Probabilmente la cosa meno strana che i ricchi del principato avranno visto in quei giorni. La PureSpeed è una concept visionaria e priva di tetto o parabrezza, una barchetta vera e propria che protegge gli occupanti tramite un sistema Halo, lo stesso utilizzato nella massima serie dal 2018. Per quanto AMG non lo dichiari apertamente la PureSpeed si basa sulla lussuosa AMG SL e sarà il primo esempio della linea esclusiva “Mythos”, una serie che mira a fondere il passato storico della casa con il futuro dell’automotive.
COME IN FORMULA 1. La base per l’appunto è l’SL: stesso taglio dei fari, medesima linea di fiancata, cofano altrettanto lungo e un inconfondibile e corposo retrotreno. Il frontale si addolcisce nella parte superiore, ma si incattivisce in quella inferiore ispirata alla hypercar AMG Project-One, così come le ‘pinne’ in carbonio che affiancano le ruote, un dettaglio creato per stridere con la morbidezza delle forme principali. Caratteristico è il sistema Halo, fondamentale per la sicurezza dei due occupanti vista l’assenza di parabrezza, finestrini o tetto. AMG resta cucita anche sulla motorizzazione ma a giudicare dai quattro terminali di scarico squadrati non avremo il 4 cilindri della SL 43 bensì il prepotente V8 4.0 litri da 585 cavalli e nessun sistema ibrido.
RIMANDI AL PASSATO. La prima della serie Mythos ha diversi richiami alla tradizione, a partire proprio dalla configurazione barchetta, omaggio alla leggendaria 300 SLR con cui Stirling Moss e Denis Jenkinson vinsero la 1000 Miglia nel 1955 stabilendo un record assoluto. Il frontale prevede la stella a tre punte ‘appoggiata’ all’apice del paraurti e non integrata nella mascherina, un richiamo alla SLR Stirling Moss del 2009 e alla sperimentale C111 degli anni ’70. Curiosa anche la storia del colore rosso: è un rimando alla Targa Florio del 1924, vinta da una Mercedes ‘Tipo Indy’ verniciata proprio di quel colore, in modo da confonderla tra Ferrari e Alfa Romeo così che i fan italiani non potessero intralciarla.
CHI BEN COMINCIA. Piccoli altri dettagli sono le coperture in carbonio dei cerchi a stella, la scritta AMG verniciata sulla griglia frontale e il numero 10, altro ricordo della massacrante corsa siciliana vinta un secolo fa. Gli interni sono coperti da un finto ‘tonneau’ dalla quale spuntano due caschi – se non volete dei sassi in faccia – a simulare gli occupanti e il profilo di due sedili a guscio. AMG produrrà solamente 250 esemplari ispirati alla PureSpeed, aprendo le porte ad una nuova concezione di sportiva emozionale e meno filtrata. Il peso, dai 19 quintali della SL, non sarà crollato certo ad una tonnellata ma speriamo che questo fiammante concept sia solo il punto d’inizio.