Alfa Romeo Giulia e Stelvio, che ne sarà di voi?

Alfa Romeo Giulia e Stelvio, che ne sarà di voi?

Nei giorni scorsi il numero uno dell’Alfa Romeo, Jean Philippe Imparato, ha parlando del futuro del Biscione, che si appresta a lanciare la Milano, cioè la prima crossover compatta del brand, che andrà a posizionarsi sotto la Tonale. Dal punto di vista tecnico non c’è nulla da dire, visto che si tratta di una parente strettissima della Fiat 600e e della Jeep Avenger e che come queste due verrà prodotta in Polonia a Tichy. Le uniche scommesse che si possono fare riguardano i powertrain.

MILANO IN ARRIVO. La prima domanda è se anche stavolta verrà data la priorità alla versione elettrica, per poi lanciare quella termica in un secondo momento e solo per alcuni mercati “non ancora pronti per la transizione”; la seconda domanda è se la Milano avrà esattamente le stesse motorizzazioni e le stesse potenze delle cugine. L’interrogativo sorge spontaneo, perché riguardo alla Tonale proprio Imparato aveva detto che un’Alfa Romeo doveva essere potente e quindi i propulsori ripresi dalla Jeep Compass erano stati modificati, così come le componenti elettriche, sia nel caso del mild hybrid che del plug-in.

Alfa Romeo Tonale

Alfa Romeo Tonale

DA FCA A PSA. Ma quelli della Tonale sono ancora motori provenienti da FCA, mentre la Alfa Romeo Milano avrà il 1.2 Pure Tech made in PSA e quindi i margini di manovra potrebbero essere inferiori. In attesa di scoprire se i CV della Milano saranno 100 oppure 136 (come sulla nuova Peugeot 3008) o magari ancora di più grazie a qualche upgrade, ho pensato al futuro della Giulia e della Stelvio, sul quale Imparato si è sbottonato più delle altre volte.

DA GIORGIO A STLA. Intanto non le vedremo prima di un paio d’anni, visto che la Stelvio sarà svelata a fine 2025 e la Giulia a fine 2026. Poi sappiamo che nasceranno sulla piattaforma STLA Large, che è multi-energia e che quasi sicuramente è un’evoluzione della Giorgio nata proprio con le Alfa Romeo in questione. Anche il pianale STLA Medium, infatti, non è che un corposo aggiornamento della EMP2 e infatti nel cofano della nuova Peugeot 3008 si legge a chiare lettere e-EMP2-B.

Le attuali Alfa Romeo Giulia e Stelvio

Le attuali Alfa Romeo Giulia e Stelvio

MODULARITÀ SPINTA. Albero genealogico a parte, la STLA Large ha appena debuttato sulle nuove Dodge Charger e Challenger, entrambe sia elettriche che termiche. Di questa piattaforma sappiamo che la sua modularità riguarda praticamente tutte le misure e anche i diversi tipi di sospensioni che può supportare. Sappiamo pure che le nuove Alfa, in versione elettrica, avranno batterie da 118 kWh con architettura a 800 Volt, che garantiranno percorrenze superiori ai 700 km.

SOLO ELETTRICO? Quello che invece non sappiamo con certezza è se ci saranno ancora motorizzazioni termiche e se sì di che tipo. A livello teorico, infatti, Alfa Romeo dovrebbe diventare un brand solo elettrico dal 2027 e infatti solo nove mesi fa Imparato diceva che le nuove Giulia e Stelvio sarebbero state le prime Alfa nate elettriche. Poi, però, nei giorni scorsi ha detto che saranno anche ibride, forse mild hybrid o forse plug-in, ancora è presto per dirlo. D’altronde una piattaforma multi-energia serve anche per essere reattivi alle richieste del mercato. Noi speriamo anche che mantengano le qualità di guida attuali.

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