Bugatti: il Grand Tour alla scoperta dell’Europa
Tra le ricche case produttrici sta prendendo piede l’usanza di organizzare ‘road trip’ di gruppo, raduni dinamici di hypercar e supercar in luoghi tanto belli quanto le auto in questione. Le esperienze di Lamborghini sono famose, così come quelle di Porsche o Eagle, per non parlare di Bugatti. La casa di Molsheim ha ideato un tour dei Paesi Baschi muovendo non cinque o sei hypercar, ma ben 28 tra Veyron e Chiron! La regione dei Baschi – nel nord della Spagna – è nota per i suoi paesaggi incontaminati a contrasto con architettura moderna e arte, senza scordare la ricchezza culinaria. Dopotutto parliamo di proprietari di auto da milioni di euro… non sono certo abituati a pensioncine a due stelle e McDonalds.
SPIAGGE E ARTE. Il primo giorno del “Bugatti Grand Tour Europe” è cominciato all’Hotel du Palais di Biarritz, ex residenza imperiale affacciata sul mare, giusto per far capire ai partecipanti che non verranno trattati male. Anzi. Dopo una serata in compagnia del presidente Bugatti il convoglio è partito la mattina presto alla volta del museo Chillida Leku, costeggiando baie e spiagge meravigliose, così pacifiche che gli oltre 30.000 cavalli del gruppo sono rimasti indisturbati. La sera si è tornati al sobrio Hotel du Palais, pronti a ricaricarsi per la mattina seguente, in direzione dei Pirenei e del Passo Roncevaux.
UNA GRAN VARIETÀ DI HYPERCAR. Nonostante il Tour si sia tenuto poche settimane fa il meteo è stato privo di difetti, non inatteso dato il clima mite della regione. Roncevaux Pass non è molto elevato, ma i proprietari hanno potuto comunque sgranchire i centinaia e centinaia di cavalli sprigionati dai loro W16, in diverse varianti: c’erano Veyron, Chiron Supersport, Chiron ‘normali’ e persino una Chiron Profilée ed una Divo. Lottare con potenze simili mette fame, e dopo un lauto pranzo tipico il gruppo si è diretto verso il Marqués de Riscal Hotel, un hotel particolarissimo (e anche un po’ strambo) a Elciego.
SGUINZAGLIATE I CAVALLI. La regione vinicola in questione ha soddisfatto i proprietari delle 28 Bugatti, che si saranno fatti un po’ di riguardo data la tappa successiva: il circuito di Navarra. 4 chilometri di curve dove portare al limite le proprie hypercar, pesanti ok, ma sempre dannatamente veloci. Dopo aver dormito nuovamente al Marqués de Riscal Hotel il convoglio si è preparato per l’ultimo giorno, che prevedeva la visita del museo Balenciaga, della suggestiva baia di Biscay, dell’impressionante museo Guggenheim ed ovviamente di Bilbao. C’è chi vede questi hyper-viaggi come un modo per gonfiare l’ego di una certa élite di persone, e chi li vede come un’occasione per far crescere la passione di un marchio, a noi fa solo piacere che queste hypercar vengano utilizzate e guidate come molti più proprietari dovrebbero fare. Brava Bugatti.