GARAGE
Dodge Charger

Dodge Charger

Quotazione da 20.000 € a 100.000 €

Esagerate, rumorose, con quella sana “ignoranza” che sa di gomme fumanti, puzza di frizione bruciata e vapori di benzina: le muscle car americane hanno sempre avuto un fascino irresistibile. In America, certo, ma anche al di qua dell’Atlantico, dove intere generazioni di appassionati del genere le hanno sognate e desiderate al pari di una Ferrari o di una Porsche. Un’auto decisamente intrigante che a partire dal lontano 1966 e per ben sette generazioni ha rappresentato con orgoglio la categoria delle sportive a stelle e strisce è la Dodge Charger. Quella oggi in vendita è una confortevole e veloce berlina a quattro porte, ma in passato è stata anche una coupé, assumendo varie forme e dimensioni. La prima Charger vede la luce nel 1966: in concessionaria si rivela un mezzo fiasco, ma a quell’ambiziosa pony car, basata sulla meccanica della “sorella” Coronet, spetta il merito di aver alzato l’asticella degli standard di un settore in cui fino a quel momento a giocare la parte del leone era stata la più “popolare” Ford Mustang. Sotto il cofano della Dodge Charger “base” pulsa un 5.2 V8, accoppiato a un cambio manuale a tre marce (optional l’automatico), ma il motore destinato a farla entrare nella leggenda è il mitico V8 “Hemi” da 7 litri di cilindrata, in grado di fornire 431 CV. Nel 1968 debutta la Charger di seconda generazione, che rimane sulla breccia fino al 1970 (anno in cui ha permesso a Bobby Isaac di vincere il campionato Nascar): avendo indossato i “panni” del Generale Lee nella celebre serie tv Hazzard e grazie al film cult Bullit in cui insegue la Ford Mustang verde guidata da Steve McQueen è oggi quella più radicata nell’immaginario degli appassionati.

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La scelta di Veloce
Dodge Charger R/T 1968
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