La Formula 1 presenta il conto… dei danni!
Gira e gira, vince sempre lui. In Formula 1, qualunque sia il parametro di riferimento, Max Verstappen è il numero uno. Il tre volte iridato primeggia anche in termini di minor danni causati nel corso della stagione 2023, con un totale di “appena” 345.000 dollari. Somma che, suddivisa per i 549 punti iridati conquistati nei 22 Gran Premi della stagione, equivale a poco meno di 630 euro a punto. All’estremo opposto, troviamo Logan Sargeant, un solo punto e 4.333.000 dollari di danni, seguito dal ferrarista Carlos Sainz jr, con 3.644.000 euro, a fronte dei 200 punti ottenuti per un (deludente) 7° posto nella classifica finale. Dietro di lui il messicano Sergio Perez, meritatamente vicecampione del mondo sulla seconda Red Bull ma al costo di 3.224.000 dollari per i 285 punti conquistati ovvero quasi 10 volte tanto il compagno di squadra.
WILLIAMS DA RECORD. Piuttosto costosa la stagione 2023 anche per l’Alpine, la scuderia francese con due piloti francesi in griglia: 2.999.000 dollari di danni per Ocon (58 punti), 2.426.000 per Gasly (62 punti), per un totale di quasi 5,5 milioni di dollari a fronte dei 120 punti complessivamente ottenuti dalla “ecurie” transalpina. Più salato, quanto ai team, solo il conto della Williams, che al budget di Sargeant (nella scia dello “sfasciacarrozze” Latifi, protagonista in passato in questa graduatoria) aggiunge i 2.786.000 dollari di Alexander Albon, capace di totalizzare 27 punti.
SAUBER PARSIMONIOSA. Tra i debuttanti, Oscar Piastri ha lasciato il segno non solo con i 97 punti in classifica che gli hanno valso il 9° posto a fine stagione ma anche con 2.271.000 dollari di danni, mentre il premio dell’affidabilità dei piloti è da attribuire alla Sauber-Ferrari marchiata Alfa Romeo, capace di precedere in classifica di campionato solo la Haas ma con un “conto del carrozziere” (in realtà non solo quello) di meno di 2 milioni di dollari: 700.000 i danni di Bottas, 1.207.000 quelli del cinese Zhou, per un totale che non raggiunge neppure i 1.914.000 dollari di danni causati da Charles Leclerc, quarto in classifica finale ex-aequo con Alonso, lo spagnolo dell’Aston Martin cui ha portato un conto da 830.000 dollari, più di un terzo di quelli generati dal “figlio del padrone”, il canadese Lance Stroll (quinto nella nostra speciale graduatoria con 2.834.000 dollari). Appena peggio dell’asturiano il numero 44 della Mercedes, artefice di 880.000 dollari di danni, meno della metà di quelli generati dall’inglese Lando Norris sulla McLaren (1.452.000 dollari) ma 210.000 dollari più dell’arrembante compagno di team George Russell.
4 PILOTI NEL SEGNO DELLA “PRUDENZA”. Molto meno salato del conto di Sainz quello dell’intera squadra faentina Alpha Tauri, dove Yuki Tsunoda ha procurato 1.255.000 dollari di danni, mentre i tre alternatisi sulla seconda monoposto romagnola, Nick De Vries, Liam Lawson e Daniel Ricciardo, hanno accumulato un conto di 1.522.000 dollari, con lo statunitense abile a conquistare 2 punti limitandosi a consumare gomme e benzina.