Mercedes A 45 AMG: una rallysta sotto copertura?
Qualcuno le chiama hothatch, altri hyperhatch, altri ancora le sportive del desiderio: sono in molti, specie i più giovani che sognano di mettersi in garage la più piccola delle Mercedes firmate AMG o delle Audi firmate RS. Queste porte d’accesso al mondo delle tedesche ad alte prestazioni si sono schiuse solo poco più di un decennio fa, ma oggi questi modelli sono considerati delle vere pietre miliari dell’automobilismo sportivo moderno. E se l’Audi RS3 per diversi anni aveva puntato su una formula più tradizionalista del divertimento di guida, con una trazione integrale quattro che non permetteva sbavature, è stata proprio la “baby” di Mercedes, la A 45 S, a portare nel 2019 un nuovo standard prestazionale e di divertimento nel mondo delle compatte d’élite.
UNA SFIDA MADE IN GERMANY. L’Audi RS3 ha seguito subito la scia trasformandosi in una delle RS più “ballerine” quando si vuole guidare sporco (qui la nostra prova), ma a distanza di qualche anno e con un restyling appena giunto sul mercato abbiamo deciso di rimetterci al volante della Mercedes A 45 per scoprire se è ancora lei il benchmark di questo segmento e che cosa offre davvero per un prezzo d’acquisto che è tutt’altro che “baby”, specie considerando l’immancabile e lunga lista degli optional che facendosi prendere neanche troppo la mano farà lievitare il prezzo di listino ben sopra i 70.000 o anche gli 80.000 euro.
ODE AL TURBO. La scusa del restyling, beh, è proprio una scusa, visto che le novità apportate alla Classe A dalla Mercedes sono state poche, ridotte a qualche elemento stilistico per paraurti, fari e fanali, una versione più aggiornata del sistema multimediale e la scomparsa della superficie tattile sulla consolle centrale per controllare l’infotainment senza utilizzare lo schermo. Ah, cambia anche il volante, ora con nuove razze e tasti a sfioramento, il tutto per un aspetto appena più pulito e un piccolo quid di praticità in meno, a essere proprio sinceri. Ma la sostanza, quella vera, è rimasta la stessa, con quel potentissimo 2.0 turbo a benzina (che è ancora il più potente 4 cilindri di serie del mondo, sebbene non più sulla Mercedes A 45, ma sulla C 63) che sfodera una turbina di dimensioni extra large per erogare 421 CV e 500 Nm di coppia, da scaricare su tutte le ruote attraverso un cambio robotizzato doppia frizione a sette marce e un sistema di trazione integrale che, grazie ad alcune diavolerie come il pacco frizioni al posto del differenziale posteriore, riesce e catapultarvi tra una curva e l’altra con una forza e una precisione inaspettate.
SPALANCHIAMO IL GAS. Che vada forte sono sicuro che lo sapevate già, ma ci si diverte dietro al volante? Non voglio “spoilerarvi” la risposta, vi lascio al video qui sopra, ma la sostanza è molto semplice: se volete godere di una Mercedes A 45 S, vi deve piacere un certo stile di guida e dovete avere voglia di andare forte, tanto forte ogni qual volta che si crei l’occasione. Solo così un’auto del genere giustifica e ripaga con grandi sorrisi il suo alto cartellino d’acquisto. Le prestazioni qui dominano su tutto il resto, in un format totalmente diverso da quello di tutte le altre Mercedes griffate AMG. Buona visione!