Brutalmente elegante: compie 30 anni la Vantage V550

Brutalmente elegante: compie 30 anni la Vantage V550

Una delle Aston Martin meno note è certamente la Virage, coupé sportiva rammentata da una manciata di appassionati e mossa da un 5,3 litri V8 da 335 cavalli. Nasce nel 1989 ed è caratterizzata da lussuosi interni – tipico della casa di Gaydon – e da una linea piuttosto squadrata e non esattamente aggraziata, meno tipico di Aston invece. Che a fronte delle vendite (esigue), per riguadagnare il gradimento del pubblico, nel 1991, ne sfodera una versione ancora più potente, la Virage 6.3, con quasi 500 cavalli. Ma a segnare letteralmente la svolta e segnare la fine di un’epoca per la Casa di Gaydon sarà la Vantage V550 del 1993.

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STRAVOLGIMENTO. Se la Virage 6.3 era un nuovo capitolo rispetto alla Virage con un litro in meno, allora la Vantage V550 è direttamente un altro libro, preso in una biblioteca molto più fornita. La velocissima sportiva tecnicamente nasce da una costola della Virage, ma di fatto è tutt’altra auto, tanto che cambia persino il nome: la Vantage riprende solo portiere e tetto dal precedente modello, le linee diventano meno squadrate e più muscolose e la meccanica viene totalmente rivista per creare nientemeno che la più potente Aston Martin di produzione mai vista.

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UNA VALANGA DI NM. Il 5,3 litri V8 viene sovralimentato tramite non uno, ma ben due compressori volumetrici Eaton M90, ottenendo più di 550 cavalli (per la precisione 550 bhp, ovvero 558 dei nostri cavalli) e una monumentale coppia di 745 Nm. Con questo schieramento di fuoco la Vantage si lancia fino a 300 km/h e stacca lo 0-100 in qualcosa come 4,6 secondi, niente male quando pesate 19 quintali e mezzo. Pensate a tutta quella massa sparata ad una tale velocità massima ed ecco perché i freni sono degli AP Racing autoventilanti da 362 mm, all’epoca i più grandi mai montati su una sportiva.

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SALOTTO DA CORSA. Il cambio manuale a sei marce e la trazione posteriore, in unione al cuore pulsante dell’Aston, rendevano la Vantage brutale ed eccitante da guidare, ma non certo scomoda. Come da tradizione anche gli interni della V550 sono di fattura squisita, annegati nella pelle e nella radica e ancora artigianali. All’epoca costava circa 170mila sterline l’equivalente quasi mezzo milione di euro dei nostri giorni. La V550 venne sostituita nell’ultimo anno di produzione dalla V600 con oltre 600 cavalli (realizzata in soli 40 esemplari), ma resta una delle più particolari creazioni della casa inglese e anche una delle più rare con poco più di 200 unità prodotte. E, manco a dirlo, porta benissimo le sue tre decadi.

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