Mazda, prendi i nostri soldi e produci quest’auto!
I Saloni non sono più quelli di una volta, anzi stanno proprio scomparendo. Chiunque sia stato al Motor Show di Bologna o anche solo al Salone di Ginevra ante-covid sa a che cosa mi riferisco e probabilmente prova anche una certa nostalgia. I Saloni internazionali sono invece un altro paio di maniche: così distanti e spesso poco rilevanti per il nostro mercato che solitamente (e colpevolmente) me ne interesso in maniera piuttosto distratta. Così stavo facendo anche per l’ultimo Salone di Tokyo, finché delle forme hanno catturato il mio interesse!
SOLO 115 CM. A quel punto ho messo bene a fuoco le immagini, dopodiché ho strabuzzato gli occhi. Stavo osservando con grande ammirazione le foto della Mazda Iconic SP. D’accordo, il nome non sarà così fantasioso, ma il design è veramente degno di nota. Un metro e quindici centimetri di altezza – solo 5 cm in più di una Lamborghini Revuelto – un metro e ottantacinque di larghezza e quattro metri e diciotto centimetri di lunghezza creano delle proporzioni davvero perfette ed è tutto quello che conta.
LE PROPORZIONI. Come ho sentito dire dal maestro Giorgetto Giugiaro in persona, sono le proporzioni che definiscono il design di un’automobile, tutto il resto sono solo dettagli e orpelli. E per disegnare questa Mazda gli stilisti giapponesi hanno attinto a piene mani da quel periodo formidabile che sono stati gli Anni ’60, ma ne hanno riletto i principi in chiave moderna. Le gobbe che formano i passaruota anteriori si ritrovano sul posteriore, mentre la fiancata ha una svasatura sinuosa che rende l’auto dinamica anche da fermo.
I FARI A SCOMPARSA. La coda è tronca e sfuggente, con il lunotto che la alleggerisce, mentre il frontale semplice e aggressivo sembra quello di una vettura Sport appena civilizzata. Insomma, questa Mazda Iconic SP è una delle auto più belle che si sono viste negli ultimi anni. Ma c’è dell’altro: i proiettori anteriori hanno delle palpebre che si alzano lievemente, riportando alla mente quei fari a scomparsa che erano tanto di moda negli Anni ’80 e che si sono estinti nei ’90 a causa delle omologazioni.
IBRIDA E WANKEL. Adesso, però, parliamo delle note dolenti. Intanto questa è solo una concept car e anche se Mazda sottolinea di avere sempre a cuore il concetto di auto sportiva ed emozionante, al momento non c’è nessuna rassicurazione sul fatto che verrà prodotta. Poi, la Iconic SP è spinta da un motore rotativo gemellato e da un’unità elettrica – così come avviene nella Mazda MX-30 R-EV – per una potenza totale di 370 CV e un peso di 1450 kg.
MASAHIRO FACCI SOGNARE! Il motore rotativo, peraltro, può digerire diversi tipi di combustibile, incluso l’idrogeno e questo dà qualche chance in più alla Iconic SP. Per un’ultima iniezione di ottimismo, non resta che rileggere le parole del Presidente e CEO di Mazda, Masahiro Moro “La Mazda Iconic SP, con il suo powertrain ibrido, è la soluzione dei nostri sogni. Un sogno a cui lavoreremo duramente per realizzarlo. Mazda fornirà sempre veicoli che ricordino alle persone che le auto sono pura gioia ed elemento indispensabile della loro vita”.