Renault Clio RS

RS come Renault Sport. Una sigla che, associata alla piccola Clio, fa rima con emozioni alla guida sin dal 1999. In quell’anno, la casa francese toglie i veli alla versione più potente e sportiva della sua bestseller, ossia la Renault Clio RS, macchina piuttosto leggera sul piatto della bilancia, ma nata con un “peso” difficile da scrollarsi di dosso: non far rimpiangere un mostro sacro del calibro della Clio Williams. Basata sul modello di seconda generazione e rimasta in listino fino al 2018, anno in cui stava per avviarsi a conclusione il quarto capitolo dell’avventura dell’utilitaria della losanga, la Renault Clio RS ha fatto innamorare almeno un paio di generazioni di automobilisti con il pallino della velocità, dimostrando di saper tirare fuori le unghie e reggere il passo di vetture anche molto più potenti persino in pista. La prima serie – identificata dal numero 172, come i cavalli del suo quattro cilindri 2.0 a sedici valvole aspirato, mutuato dalle “sorelle” maggiori Laguna ed Espace – rischia quasi di passare inosservata a un occhio distratto; si distingue per i passaruota più larghi, i paraurti ridisegnati, le minigonne sotto le porte e un bel set di cerchi in lega OZ di 15 pollici. La vocazione sportiva della Renault Clio RS si esprime ai massimi livelli nel 2002 con la versione Cup, contraddistinta da alleggerimenti vari e da un abbigliamento interno ridotto all’osso per risparmiare fino all’ultimo chilo. Due anni più tardi la potenza del 2.0 cresce di 10 cavalli, raggiungendo quota 182 CV; questo motore, tra l’altro, muove la Trophy: amatissima dagli appassionati, vanta ammortizzatori Sachs dedicati ed è più grintosa nel look grazie a un alettone specifico. La Renault Clio RS di terza generazione debutta nel 2006: la potenza del motore, che ora fa la voce ancora più grossa grazie ai due grandi cannoni di scarico che sbucano da sotto l’avvolgente paraurti posteriore, raggiunge i 194 CV. L’ultimo atto della carriera della Renault Clio RS è datato 2013, con il lancio del modello di quarta generazione: in linea con le nuove logiche del downsizing, il due litri viene abbandonato in favore di un più piccolo 1.6, sovralimentato mediante un turbocompressore che porta la potenza a 200 CV e accoppiato, per la prima volta, a un cambio automatico a doppia frizione. Nel 2015 la gamma si amplia con la versione Trophy da 220 CV, mentre l’anno successivo, in occasione del Gran Premio di Monaco di Formula 1, la Renault presenta una speciale Clio con il motore 2.0 turbo da 275 CV della Megane RS Trophy. Un affascinante canto del cigno che, tuttavia, non vedrà mai le luci della catena di montaggio.