Audi RS2: fuori gli anelli, dentro cavallina

Audi RS2: fuori gli anelli, dentro cavallina

Poche auto come l’Audi RS2 possono vantare il ruolo di icone automobilistiche. La station wagon nucleare dei quattro Anelli ha creato una filosofia. Il modo di essere Audi RS è una categoria dello Spirito. L’RS2 ha dato vita a questa famiglia di versioni, portando la sportività di Ingolstadt al massimo livello. Era il ’94. Non c’era il marketing furioso di oggi. Si poteva produrre senza dannarsi per l’ansia da prestazione commerciale. Infatti l’RS2 è stata in produzione soltanto un anno, ma abbastanza per diventare un’icona. 

GENESI. Nel 1990 la Mercedes comincia la produzione della 500 E da quasi 330 cavalli: all’otto cilindri da cinque litri della SL R129 si unisce l’expertise di Porsche (che nel frattempo si trovava in profonda crisi, al punto da dover rallentare la produzione) per portare a termine l’assemblaggio. La Bmw, dal canto suo, nel ’92 presenta la nuova M3 (serie E36): 3 litri e 286 gustosi cavalli. Audi, terzo elemento del trittico teutonico, alla fine dell’estate ’91 aveva introdotto la quarta serie della 80 (nome in codice B4), ma le varianti più sportive, le S2 coupè, berlina e avant avevano soltanto 230 cavalli; non abbastanza per competere allo stesso livello delle rivali. 

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TROPPE AUDI 80 AVANT. Nel 1993 Audi si scontra con una sovra produzione di Audi 80 Avant, mentre la Porsche è vicina, addirittura, al fallimento (la salva la 993 con una gigantesca ristrutturazione che razionalizza la gamma e trasforma la 911). Audi, contestualmente, decide di sviluppare una versione davvero sportiva per potenziarne l’immagine, proprio in collaborazione con la casa di Stoccarda. A Inglostadt avrebbero lavorato sulla vision del progetto, Porsche avrebbe, in concreto, curato l’engineering e ragionato su ‘come creare un’Audi per sganciare la mandibola di un porschista’. Perché non si trattava di montare pezzi Porsche su un’Audi, ma di trasformare una comoda e versatile Audi in una supercar. E, naturalmente, di farla Avant.

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TELAIO. Secondo il programma le Audi S2 escono dallo stabilimento Audi di Salzgitter semi-assemblate e vanno a Zuffenhausen: qui ricevono nuovi paraurti, ammortizzatori Bilstein, dischi freno maggiorati (con pinze rosse marchiate Porsche), cerchi in lega da 17” Cup della 964, quattro gomme 245/40 17 e specchi a goccia della 993. L’abitacolo è confezionato con nuovi sedili e tachimetro con scala a 300.

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MOTORE. Il 5 cilindri 2.2 turbo viene aggiornato con nuovo albero motore, nuovi iniettori, nuova pompa carburante, turbo KKK maggiorato (a 1,4 bar di pressione), nuovo intercooler, nuovi pistoni, nuovi alberi a camme, nuovi condotti di scarico e catalizzatore sportivo. Il propulsore viene trasformato in un toro: eroga 315 cavalli a 6.500 giri e 410 Nm di coppia a 3.000 giri. La trasmissione gratta via l’asfalto: trazione integrale quattro a tre differenziali e cambio a sei marce. Probabilmente è ancora un’Audi ma, curiosamente, la piccola targhetta smaltata ‘RS2’ sulla calandra reca non solo i quattro anelli ma anche una ‘scrittina’ Porsche.

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262 KM/H. L’Audi 80 ‘radioattiva’ pesa 1600 kg. Non è certo un peso piuma ma la famosa formula tanti cavalli/trazione quattro le permette di sfondare il muro dei 100 km/h in 5,5 secondi e toccare i 262 km/h di velocità massima.

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COME VA. Su strada l’Audi RS2 risponde appieno alle doti di un missile anni 80/90: pigra quando il turbo non spinge. Ma quando entra in coppia ti scaraventa allo schienale. È sonnacchiosa alle andature lente, tranquilla in città e allo stesso tempo inchiodata all’asfalto quando le si richiede trazione grazie all’ottima trazione quattro. La frenata è possente grazie ai dischi (322 mm davanti e 299 dietro) della 964 Turbo del ‘collaboratore’.

Audi RS2

PRODUZIONE E QUANTO VALE. La gamma colori prevedeva: grigio ametista perlato, blu perlato, nero brillante, blu indigo perlato, rosso, argento perlato, grigio polar metallizzato, verde scuro ragusa, ruby red perlato, smeraldo perlato. La produzione, secondo le fonti, dal 1994 al ’96 è stata di circa 2900 pezzi. Un esemplare ‘senza infamia e senza lode’ vale circa 35mila euro. Un’Audi RS2 da concorso, con chilometraggio sotto i 90mila km con libretto e tagliandi in ordine supera facilmente i 50mila euro.

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