Rallylegend 2023: la passione fa 21!
Chi ha i rally di una volta nel cuore, quelli in cui si correva con le vetture derivate dalla serie nei Gruppi 2 e 4 o con i bolidi del Gruppo B anche quest’anno non ha avuto dubbi: il Rallylegend è stato un evento da non perdere. Almeno per due ottimi motivi: da un lato, per la presenza di auto, per lo più ex-ufficiali, che hanno fatto la storia e che si vedono sempre più raramente, come l’Audi Sport Quattro S1 (Gruppo B e Pike’s Peak!), la Lancia Delta S4 e la Renault Maxi 5 Turbo, oltre a Lancia Stratos, Alpine Renault A110, Ford Escort RS Cosworth e BMW M3. Dall’altro perché a San Marino si sono dati appuntamento piloti, o meglio, celebrità del livello di Jean-Claude Andruet, Lorenzo Bertelli, Stig Blomqvist, François Delecour, Tony Fassina, Jari-Matti Latvala, Piero Liatti, “Lucky”, Juha Kankkunen, Jimmy e Alister McRae, Federico Ormezzano, Alain Serpaggi, Dani Sordo, Gustavo Trelles, citati rigorosamente in ordine alfabetico. A questi nomi vanno aggiunti quelli di Miki Biasion, brand ambassador di Eberhard, la maison elevetica timekeeper ufficiale di Rallylegend da ormai 11 edizioni, di René Arnoux e di Arturo Merzario, che hanno accompagnato ospiti e giornalisti in entusiasmanti “hot lap” su vetture del calibro di Escort RS Cosworth, Maxi 5 Turbo e 131 Abarth. Ciliegina sulla torta: a differenza dei rally moderni e dei Gran Premi di Formula 1, dove i protagonisti sono sostanzialmente inaccessibili, a Rallylegend è possibile per chiunque chiedere (e ottenere!) un autografo o un selfie con il campione del cuore.
PREMIAZIONI E FESTEGGIAMENTI. Al Rallylegend 2023 sono andati in scena anche alcuni importanti festeggiamenti: premiato da Eberhard per il trentennale dal suo quarto e ultimo titolo Mondiale Rally, Juha Kankkunen ha ricevuto dalle mani dell’Amministratore Delegato di Eberhard Italia, Mario Peserico, un prezioso Champion V, un segnatempo “nomen omen” di grande carisma, che ha indossato subito per guidare la sua Toyota Celica GT-Four ST185 con cui ha vinto il quarto titolo iridato nel 1993. A celebrare in un modo unico al mondo i trent’anni della Subaru Impreza WRX gruppo A ci ha pensato il raduno delle migliori Impreza ex-ufficiali allestite dalla Prodrive per il Campionato del Mondo Rally per una dozzina di anni. Vederle in azione e in parata sulle strade di San Marino ha fatto venire certamente i brividi anche a David Richards, “boss” della Prodrive presente alla quattro giorni all’ombra del Monte Titano. E a Rallylegend si è ricordato anche il quarantennale della doppia vittoria di Miki Biasion nei campionati Italiano ed Europeo Rally del 1983, con la Lancia Rally (037) del Jolly Club, un anno, il 1983, che ha visto per l’ultima volta una vettura a 2 ruote motrici imporsi nel Campionato del Mondo Rally per Costruttori.
REGINE E NON SOLO. Vetture insolite per chi segue i rally in Italia sono le Audi S1 WRX del Mondiale Rallycross, che al Rallylegend sono state portate in gara da Ole-Christian Veiby e Johan Kristoffersson, ma non vanno dimenticati i tanti equipaggi provenienti dall’Europa dell’Est (per lo più ungheresi) e in gara su autovetture costruite ai tempi della Cortina di Ferro, come Lada (dalle rudimentali 2101 alla VFTS Gruppo B), Trabant, Zastava, oltre alla piccola star di Rallylegend, la FSM 126 Bis di Flaviano Polato, campione di simpatia.
I VINCITORI DELLA GARA “VERA”. A margine di uno spettacolo di questo livello, la gara vera e propria ha rischiato di passare in secondo piano. Ma si farebbe un torto ai protagonisti non parlarne. E allora, dominatore delle tre tappe di Rallylegend tra le “Historic”, è stato il pavese Matteo Musti, con Marsha Zanet, freschi campioni italiani Rally Auto Storiche 2° Raggruppamento, qui al via con la Porsche Carrera RS 3.0 dell’impresa tricolore. Tra le “Classic” netta vittoria del 9 volte campione mondiale di motocross Tony Cairoli, in coppia con Eleonora Mori, navigatrice di grande talento, subito a loro agio con la Subaru Impreza 555 Best già di Colin McRae. Cairoli è alla seconda partecipazione e al secondo centro a Rallylegend. Nella categoria “WRC” sono stati Luca Pedersoli, più volte campione tricolore in varie serie italiane, e Andrea Adamo, già team principal Hyundai Motorsport, al quaderno delle note, a bordo di una Citroen C3 WRC+, i padroni del campo, prendendo il comando all’inizio e incrementando il vantaggio sino ai 1’16”6 finali. Seconda piazza per il campione elvetico Sebastien Carron, con Romain Lambiel, a bordo di una Skoda Fabia R5, che hanno dato un tono “legend” alla loro recente Skoda Fabia R5 vestendola con una livrea ispirata ai colori del Martini Racing. A chiudere il podio ancora un equipaggio svizzero, quello composto da Mirko Puricelli, con Nicola Medici, su Citroen DS3 WRC, al loro terzo posto a Rallylegend, ma comunque felicissimi di essere stati ancora una volta parte di questo grande evento.