Lotus Elise
Quotazione da 28.000 € a 105.000 €
Una linea dal fascino unico, due posti secchi, motore centrale e un leggerissimo telaio in estrusi di alluminio incollato. La Lotus Elise s’inserisce magnificamente nel solco della migliore tradizione del marchio inglese, incarnando alla perfezione uno dei credi più incrollabili del suo fondatore, Colin Chapman, ossia “Add lightness”, che in inglese significa “aggiungi leggerezza”. Svelata al salone di Francoforte nel 1995, questa supercar in miniatura deve il suo nome a Elisa, la nipote del patron Romano Artioli che, all’epoca, era una bimba di due anni e mezzo. La prima Elise, con la quale l’imprenditore lombardo risolleva le sorti dello storico marchio britannico, che aveva rilevato sull’orlo del fallimento dalla General Motors nel 1993, viene consegnata nell’agosto del 1996. Essendo leggerissima e agile tra le curve, con un motore di grande serie di potenza solo discreta (un 1.8 Rover Serie K da 120 CV) riusciva a tenere testa a sportive ben più potenti. Per questo è diventata un mito per gli amanti delle sportive dure e pure. La prima evoluzione arriva nel 1998 con la versione Sport 135, il cui motore da 137 CV fa il paio con un cambio dai rapporti più corti e fa la voce più grossa grazie a un impianto di scarico più sportivo. Nel 1999 vede la luce l’Elise 111S con 145 CV, mentre nel 2000 debutta, in serie limitata, la Sport 160 da 162 CV. Con la seconda serie, datata 2001, lo stile della Lotus Elise si adegua alle tendenze del nuovo millennio e migliorano le finiture. Al netto di un lieve incremento di potenza, la gamma motori resta invariata, mentre è tutta nuova la versione “pronto pista” 135R, che ha sospensioni più rigide e una barra antirollio anteriore regolabile. L’Elise, fino a quel momento, si era rivelata un’auto eccezionale sotto il profilo della guida sportiva, ma in molti, anche a Hethel, erano convinti che quel telaio da favola meritasse più cavalli. Dopo una lunga ricerca, nel 2004 gli ingegneri della Lotus individuarono il motore “giusto” in casa Toyota, optando per il 1.8 da 192 CV della Celica, e per la prima volta dotarono l’impianto frenante dell’ABS. La terza e ultima serie della Elise, aggiornata nel frontale e nella coda ed equipaggiata con un motore 1.6 da 136 CV sempre di derivazione Toyota, debutta nel 2010. Un anno dopo è la volta della versione S, il cui nuovo 1.8 sovralimentato mediante compressore volumetrico fornisce una potenza di 220 CV. L’accelerazione è degna di una supercar, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi. Quando è uscita dai listini, nel 2022, l’Elise ha lasciato un vuoto nel cuore di tantissimi appassionati, e oggi chi ha la fortuna di averne una (e non ha particolari problemi di schiena…) se la tiene stretta. L’ultimo esemplare uscito dalle linee di montaggio, una Sport 240 Final Edition color oro, se l’è assicurato Elisa Artioli, che nel febbraio del 2022 è volata in Inghilterra per ritirare la sua seconda Elise. La prima, color argento, è sua da sempre, regalo del nonno, che gliene tenne da parte una per quando avrebbe compiuto i fatidici 18 anni e preso la patente. Si chiude così, nel più romantico dei modi, la carriera di un’auto che è già leggenda.
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