Lamborghini d’epoca, che spettacolo!
Uno spettacolo come quello andato in scena lungo le più belle strade della Franciacorta, dell’Alto Garda e della Valpolicella dal 14 al 17 settembre scorsi non capita di vederlo tutti i giorni. Chi passava da quelle parti, difficilmente dimenticherà quelle immagini, quei colori, quegli odori, quei suoni.
ALBUM DEI SOGNI. Per tutti gli altri, c’è una raccolta di immagini una più bella dell’altra, per fissare nel tempo un evento che sarà ricordato a lungo: il “Giro Polo Storico” organizzato dal reparto dedicato ai modelli classici della casa del Toro, che quest’anno, in occasione del sessantesimo anniversario del marchio, ha chiamato a raccolta alcuni dei suoi più importanti clienti internazionali a bordo delle loro splendide Lamborghini d’epoca.
COME QUELLA DI BOB. Al meeting, un caleidoscopio itinerante di bolidi dal fascino unico in cui i potenti rombi dei motori hanno fatto da colonna sonora alla sfilata, hanno preso parte alcuni pezzi di grandissimo pregio. In forma smagliante, ha attirato una tempesta di flash la seconda 350 GT uscita dai cancelli della fabbrica di Sant’Agata Bolognese. Per chi non lo sapesse, non si tratta di una macchina qualunque, bensì del modello da cui, sessant’anni fa, è partita l’avventura della Lamborghini. Non meno affascinante la replica più fedele al mondo della (purtroppo) non più esistente “Jota” di Bob Wallace (foto sopra), il celebre ingegnere “tuttofare” neozelandese che con i suoi scrupolosi e massacranti collaudi ha plasmato la prima generazione di supercar della casa del Toro. Partendo da una Miura reduce da un incidente, l’appassionato inglese che l’ha costruita da zero ha impiegato tredici, lunghi anni per portare a termine il suo capolavoro.
DALLA PISTA ALLA STRADA. Da applausi anche la Countach LP 400 S utilizzata come pace car nel Gran Premio di Montecarlo del 1981 (foto sopra), sbarcata in Italia dagli Stati Uniti, dov’è stata grande protagonista al concorso d’eleganza di Pebble Beach. La vettura, all’epoca di proprietà della famiglia Mimran, alla guida della Lamborghini in quel periodo, ha mantenuto l’allestimento originale con il grande lampeggiante sul tetto e la scritta “intervention” sulle fiancate. Legata a doppio filo al mondo delle competizioni, è un pezzo da novanta pure la nera Diablo VT da 600 CV che nel 1996 svolse il ruolo di demonstration pace car nelle gare del PPG Championship Auto Racing Teams (CART) Indy Car World Series (foto sotto): nella storia, sono state solo due le Diablo VT a ricoprire quella mansione. Ma è stata solo una delle tantissime ciliegine su una torta di compleanno in cui il sapore dei sogni di Ferruccio, sessant’anni dopo, è più intenso che mai.