Il lusso alla giapponese si chiama Toyota Century
Fino a qualche anno fa, le auto “da autista” erano unicamente le grandi berline di rappresentanza: Mercedes Classe S e BMW Serie 7 per i “comuni mortali”, Rolls-Royce Phantom e Bentley Mulsanne per entrare nell’empireo. Oggi la moda delle suv ha preso piede anche in questo settore e, a partire dalla Rolls-Royce Cullinan, anche chi sceglie di sedersi sul sedile posteriore preferisce farlo su una vettura con un assetto più alto. Così anche la Toyota si adegua e affianca alla classica berlina Century, utilizzata in particolare da politici e ambasciatori giapponesi, un’altra Century, ma questa volta in formato maxi-suv.
QUASI 60 ANNI DI STORIA. Century è un nome importante per la Toyota. Nasce nel 1967, quando la casa giapponese lanciò la sua ammiraglia per contrastare il dominio dei marchi occidentali nel mercato delle auto con autista. Fu costruita con la migliore tecnologia che il Giappone poteva offrire all’epoca, combinando un’estetica tradizionale giapponese con un approccio incentrato sull’uomo. L’obiettivo era ottenere una silenziosità e un comfort eccezionali. La Century berlina è stata per 50 anni l’auto con autista preferita in Giappone, ma oggi ha una seria concorrente, che guarda caso porta il suo stesso nome.
ABILITÀ ARTIGIANALE. La nuova Century in versione Suv riprende l’estetica della berlina con proporzioni tipiche delle auto con autista, quindi con un baricentro spostato nella parte posteriore. L’esterno è stato rifinito fin nei minimi dettagli grazie alle abilità dei maestri artigiani. Lo si nota per esempio nell’emblema della fenice, in bella mostra al centro della grande griglia praticamente rettangolare, e dalla finitura a specchio. Lo schema di quattro fari disposti su due file viene proposto sia per i gruppi ottici anteriori che per quelli posteriori.
LO STRESS RESTA FUORI. Ma la Toyota Century vuole stupire con gli effetti speciali all’interno dell’abitacolo, progettato con l’obiettivo di essere incentrato sulla persona che deve viaggiare nel massimo comfort. Le portiere posteriori si aprono con un angolo che arriva a 75 gradi: ciò, abbinato a un ampio pavimento, garantisce una facile entrata e un’altrettanto facile uscita. Se ciò non bastasse, ci sono anche i predellini elettrici automatici retrattili e le impugnature sul montante C, per entrare e uscire con ancora meno sforzo. I due sedili posteriori (ma forse è il caso di scomodare il termine poltrone), sono completamente reclinabili, consentendo allo stanco viaggiatore di godersi il meritato relax. L’impianto audio è stato sviluppato con tecniche utilizzate dai maestri costruttori di strumenti musicali, per ottenere una qualità sonora paragonabile a quella di una sala concerti.
IBRIDA PLUG-IN. A muovere la Suv Century c’è un sistema ibrido plug-in che garantisce la potenza e la silenziosità che si richiede a una vettura di questo genere. Il sistema è basato su un V6 da 3,5 litri ed è pensato per funzionare in modalità completamente elettrica nell’uso quotidiano e come ibrido per i viaggi sulle lunghe distanze. La potenza combinata di motore termico ed elettrico è di 451 CV. Ci sono pure le quattro ruote sterzanti, per dare alla Century una buona manovrabilità alle basse velocità e renderla più agile alle andature più sostenute, mentre la modalità Rear Comfort garantisce un particolare comfort per i passeggeri posteriori, sopprimendo i sobbalzi in frenata.
PER ORA SOLO IN GIAPPONE. La Toyota Century, che sarà prodotto al ritmo di 30 unità al mese, sarà venduta in Giappone al prezzo base di 25 milioni di yen, pari a circa 158.000 euro, ma possiamo immaginare che la lista dei possibili optional sia piuttosto consistente e capace di far lievitare verso l’infinito e oltre il prezzo necessario per questa limousine a ruote alte. Per il momento la Toyota non ha annunciato la volontà di esportare la Century anche su altri mercati.