Una rarissima Honda NSX-R cerca casa
“New Sportscar Experimental”, ecco cosa significa la sigla NSX, una delle più celebri ed attraenti sportive a venire alla luce nel Paese del Sol Levante. La NSX alla sua presentazione sbalordisce la stampa, non solo perché non ci si aspettava una supercar a marchio Honda, ma perché suddetta supercar si rivela immediatamente e dannatamente buona. A confronto la 348 e la Jalpa sembrano preistoriche, non solo per prestazioni ma per la finezza, l’affidabilità e la comodità che la Honda NSX mette in campo, unite a delle performance di tutto rispetto. Guidatene una e resterete colpiti dal feeling dello sterzo, dalla dolcezza del V6 e dalla bontà delle sospensioni, oltre al fatto che la supercar Honda vi mette facilmente a vostro agio grazie ad un abitacolo accogliente; uniche pecche la rapportatura più lunga della storia e la mancanza di un pizzico di cattiveria.
IL SEGRETO E’ NEI DETTAGLI. Così, nel 1992, gli ingegneri si mettono all’opera per soddisfare i clienti più esigenti, creando la Honda NSX-R, ovvero una NSX più focalizzata sulle prestazioni ed ancora più coinvolgente. Il sistema audio, l’insonorizzazione, il clima… tutto il superfluo viene cestinato, i sedili diventano dei Recaro in carbonio e kevlar, i cerchi sono in alluminio della Enkei e spunta un bellissimo volante a tre razze e corona sottile. In totale la Honda NSX-R perde 120 chili, fermando la bilancia ad appena 1230 chili. Immancabile, come sulla successiva Integra Type R, il pomello del cambio in titanio. A livello meccanico troviamo molle più rigide, specie all’anteriore per ridurre il sovrasterzo, ammortizzatori rivisti e una rapportatura finale più corta, “condita” da un differenziale autobloccante più aggressivo e barre antirollio più sostanziose. Il 3.0 litri – a detta di Honda – mantiene invariata la potenza, anche se l’albero motore viene ribilanciato.
PREZZI ALLE STELLE. Tutte queste modifiche rendono la NSX-R ancora più eccitante e veloce, pur sacrificando qualcosina in termini di comfort, cosa che interessa relativamente al cliente della Type R. Ciò che interessa al cliente della Type R sono le prestazioni, il puro coinvolgimento che quella lettera in più garantisce. Il problema è che di NSX-R NA1 (la prima generazione coi fari a scomparsa) ne esistono solo 483, tutte per il mercato giapponese, pertanto trovarne una è più complicato che aprire una lattina di coca cola dopo averla agitata per dieci minuti. Lo splendore in foto è totalmente originale e vanta 18.300 chilometri, è verniciato in Championship White ed è in vendita presso “The Cultivated Collector”, un salone americano specializzato in supercar e sportive di lusso (qui l’annuncio). Il prezzo è su richiesta ma contando che le ultime NSX-R sono state vendute per cifre attorno ai 300.000 dollari non aspettiamoci un gran divario. Beato il futuro acquirente.
- Leggi anche: Honda NSX: l’anti-Ferrari giapponese fa trent’anni
