Aston Martin DB12 Volante: extra lusso a cielo aperto
La presentazione della nuova Aston Martin DB12 ha sollevato un bel polverone. La ‘super-tourer’ di Gaydon si è presentata con un look classico ma brutale, esaltato dai passaruota muscolosissimi e dalla bocca frontale più ampia di un hangar. Sotto il cofano si cela un V8 da 680 cavalli e 800 Nm di derivazione AMG, così violento da avvicinarsi ai valori della DBS Superleggera, che di cilindri ne ha quattro in più. Vi sono, poi, le nuove Michelin Pilot Sport 5S, interni ancor più sfarzosi e, sopratutto, al passo con i tempi e tanti piccoli dettagli storici, come le portiere che si aprono leggermente verso l’alto e i fari posteriori, ispirati al nitido design della One-77. Ebbene, tutta questa tracotanza e tutto questo fascino ora sono disponibili a cielo aperto, grazie alla spettacolare Aston Martin DB12 Volante, sviluppata parallelamente alla versione coupé.
UN BEL CARATTERINO. La DB12 Volante conserva lo stesso V8 biturbo e i medesimi 680 cavalli della sorella chiusa, pronto a portarvi attraverso l’Europa con valigie e fidanzata al seguito. Solo che stavolta potrete farlo con il vento tra i capelli. La necessità di rinforzare il telaio e la scocca a causa della scomparsa del tetto ha fatto salire il peso a 1.796 chili a secco (contro i 1.685 kg della coupé), ma a dispetto della mole la DB12 Volante macina lo 0-100 in 3,7 secondi toccando una velocità massima di 325 km/h. Notevole. Allo stesso modo la Volante mantiene il cambio automatico ZF ad otto marce con rapporti accorciati, ed un E-Diff che si occupa di tenere a bada tutti gli 800 Nm di coppia. A dare manforte al differenziale elettronico vi sono cinque modalità di guida differenti, per avere la perfetta GT scoperta da viaggio o una super sportiva a tutto tondo.
TOCCHI DI FINO PER LA SPIDER PERFETTA. Gli ammortizzatori e le molle posteriori sono stati rivisti per cooperare con gli oltre cento chili aggiuntivi, e per conservare in ogni situazione – dalla costa francese ai passi alpini svizzeri – un aplomb intoccabile. Come per la Coupé sono presenti enormi dischi in acciaio da 400 mm all’anteriore e 360 mm al posteriore, a meno che non vogliate optare per gli ancora più efficaci freni carboceramici disponibili come optional. Il tettuccio in tela con sistema ‘K-Fold’ scompare dietro i sedili posteriori restando il più in basso possibile, in modo da ingombrare meno e mantenere leggero ed elegante il profilo. Aprirlo richiede 14 secondi e richiuderlo 16, anche a 50 km/h e con vento contrario; inoltre, gli otto strati di tessuto isolano perfettamente l’abitacolo dai rumori dell’esterno.
UN’ODE AL LUSSO. A proposito di abitacolo… essendo spesso in vista la Aston Martin DB12 Volante offre un interno ancora più lussuoso della versione chiusa, sfoggiando schienali dei sedili in fibra di carbonio o pannelli in legno pregiato che si abbinano al rivestimento delle portiere. Da menzionare anche lo stereo Bowers & Wilkins da 390 W (o optional da 1170 W), un touchscreen da 10,25’’ con le più moderne funzioni e grafiche, navigatore con cartografia in 3D e connettività bluetooth; veramente apprezzabili le cuciture ‘diamantate’ degli interni e il fatto che molti dei comandi abbiano ancora tasti analogici. Non contenti potrete optare per le infinite combinazioni di personalizzazione del reparto Q. La DB12 offre un look tra l’armonico e l’aggressivo, prestazioni immani e un confort che si avvicina a Rolls e Bentley, ora con quel pizzico di godimento in più dovuto alla esposizione agli elementi. I prezzi non sono ancora noti, la produzione, invece, comincerà in autunno con le prime consegne attese verso la fine del 2023.
