Le magnifiche sette super wagon dell’Alpina
Per quanti trovano troppo vistose dal punto di vista estetico e troppo esasperate sul piano prestazionale le BMW messe a punto dalla divisione Motorsport, le Alpina potrebbero rappresentare la soluzione ideale. Hanno un abitacolo lussuosoche profuma di radica e pelle finissima, motori BMW potenziati e con cilindrate maggiorate e nessun limitatore elettronico della velocità. Il che significa, in pista o su alcuni tratti delle autobahn tedesche, poter sfrecciare fino a 310 km/h al volante… di una Serie 5. Se poi la moda delle super suv non vi sfiora neppure e amate le station wagon che filano come una Porsche, impazzirete per le Alpina con carrozzeria Touring: hanno la stessa versatillità delle Serie 3 e 5 di serie, ma tanta potenza in più (e senza alcuna rinuncia al comfort). Eccone sette con cui viaggiare veloci e nella bambagia.
Alpina B10 Allrad Touring (E34). Come la BMW fece debuttare la trazione integrale sulla Serie 5 Touring della generazione E34 (525 iX), così la Alpina si allineò ben presto alla “capocordata” di Monaco di Baviera e presentò nel 1993 la Alpina B10 3.0 Allrad, dotata del 6 cilindri in linea portato a tre litri di cilindrata, con 231 CV di potenza massima e 312 Nm di coppia, per 230 km/h di velocità massima. Il tuner di Buchloe aveva realizzato la B10 V8, con carrozzeria berlina e Touring, disponibile però solo a trazione posteriore, mentre la Allrad a 6 cilindri, grazie alla trazione 4×4, incontrava perfettamente le esigenze della clientela benestante e raffinata domiciliata sulle Alpi svizzere e austriache soprattutto. Prodotta in 70 esemplari (furono invece 64 le Limousine Allrad), è una delle Alpina Touring più rare in assoluto.
Alpina B3 3.2 Touring (E36). Nella seconda metà del 1997 la Alpina ha svelato al mondo la sua interpretazione della Serie 3 Touring della serie E36 (ovvero la terza generazione della berlina sportiva di Monaco di Baviera, nonché la seconda proposta anche in versione familiare). Il motore, un 6 cilindri in linea aspirato derivato dal 2.8 della 328i, ha una cilindrata di 3,2 litri con testata a 4 valvole per cilindro e fornisce 265 CV, per una velocità di punta di 255 km/h. È collegato a un cambio manuale a 6 marce della Getrag o, in alternativa, a un automatico a 5 marce prodotto dalla ZF. La produzione della B3 3.2 Touring ammonta a 89 esemplari, il che ne fa la variante di carrozzeria di maggior successo tra quelle proposte con questo motore, che muove anche la B3 3.2 Limousine (85 vetture), la B3 3.2 Coupé (80 esemplari) e la B3 3.2 Cabrio (88 unità).
Alpina D3 2.0 Touring (E90). La “prima volta” del tuner di Buchloe con il motore diesel risale al 2006 e coincide con il debutto di un propulsore a quattro cilindri biturbo. Nel 2006, dal “2000” common-rail di origine BMW, abbinato sulla D3 al solo cambio manuale a 6 marce, i tecnici della Alpina spremono ben 200 CV e 410 Nm di coppia sempre disponibile tra i 2000 e i 3300 giri, per una punta massima di 234 km/h e uno scatto da 0 a 100 km/h in 7,7 secondi. Da primato anche il consumo, che nel ciclo extraurbano è di soli 4,8 litri di gasolio ogni 100 km. Prodotta in 251 esemplari, la Alpina D3 Touring sfrutta la base meccanica del modello BMW di grande serie, con retrotreno multilink e un set-up specifico delle molle e degli ammortizzatori.
Alpina B10 V8 Touring (E39). Sulla Serie 5 di quarta generazione la Alpina è intervenuta a più riprese con il suo 4.6 V8 a benzina, ma anche con il 6 cilindri in linea di 3,3 litri e con il turbodiesel di 3 litri della D10 a gasolio e che con il V8 da 4,8 litri della B10 V8 S (queste ultime due nascono sulla base del restyling della E39). La prima V8 di 4,6 litri su base BMW 540i può contare su una potenza massima di 340 CV (347 dal 1999) e su un picco di coppia di 470 Nm a 3800 giri/minuto (480 a 3700 dal 1999), per una velocità massima di 268 km/h per la Touring (269 da 1999). Di serie il cambio automatico a 5 marce. Prodotta in soli 248 esemplari (contro le 1061 berline B10 V8 da 4,6 litri), la Touring non aveva di fatto rivali a Monaco di Baviera, visto che la M5 della generazione E39 non venne mai proposta in versione giardinetta e che la 540i era sensibilmente meno “affilata” in quanto a telaio e motore.
(E61). Nata nel 2007, con una velocità di punta di 313 km/h rimane una delle station wagon più veloci di tutti i tempi. L’unico rammarico, forse, è che deriva da quella che è forse la Serie 5 dal look meno riuscito, ovvero quella su cui aveva messo mano, con risultati che ancora oggi fanno discutere, l’allora capo dello stile della casa bavarese, Chris Bangle. C’è da dire, in ogni caso, che il kit estetico Alpina (e in particolare i fascioni anteriore e posteriore molto più pronunciati rispetto a quelli di serie, versione M Sport compresa) migliora non di poco l’appeal della giardinetta bavarese, dotata del V8 biturbo da 4398 cc di cilindrata per 530 CV e 725 Nm di coppia massima a 4750 giri. Dotata della sola trazione posteriore (come la contemporanea M5 Touring dotata del V10 aspirato da 5 litri per “soli” 507 CV) e appoggiata a terra su pneumatici ribassati da 245/40 davanti e da 275/35 dietro su cerchi specifici da 19 pollici, aveva un cambio automatico a 6 marce della ZF. Scattava da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi e consumava in media 12,4 litri ogni 100 km.
Alpina D5 Biturbo Touring (F11). Presentata al salone di Francoforte del 2011, la Alpina D5 Biturbo prende forma dalla generazione F11 della Serie 5, in particolare dalla 535d dotata del 3 litri biturbodiesel common-rail da 313 CV, che grazie agli interventi dei tecnici della Alpina guadagna 37 CV, per un totale di 350 CV (la velocità massima è di 266 km/h). Specifici di questo modello sono i cerchi e gli pneumatici da 20 pollici (255/35 davanti e 285/30 dietro) e il cambio automatico ZF a 8 rapporti. Notevoli, oltre alle prestazioni, anche i consumi, con un fabbisogno medio di 6,3 litri di gasolio ogni 100 km. Con la stessa carrozzeria, la Alpina ha proposto nel medesimo periodo la B5 Biturbo, dotata del motore V8 da 4,4 litri e 530 CV (evoluzione di quello della BMW 550i), capace di spingerla oltre i 300 km/h.
Alpina D3 Biturbo Touring AWD. In soli dieci anni l’interpretazione a gasolio firmata Alpina della Serie 3 ha guadagnato il 75% di potenza massima, passando dai 200 CV della prima D3 ai 350 CV della D3 Biturbo del 2016, con un incremento della potenza specifica da poco più di 100 CV/litro a oltre 116 CV/litro. Poderosa anche la coppia motrice: 700 Nm costanti tra 1500 e 3000 giri/minuto. La differenza più significativa tra le due auto è l’approdo sotto il cofano del 6 cilindri 3 litri biturbodiesel, abbinato al cambio ZF a 8 rapporti, con le modalità manuale-sequenziale e automatica. Disponibile con la trazione solo posteriore (276 km/h e 0-100 km/h in 4,6 secondi) o integrale (270 km/h e 0-100 km/h in 4,5 secondi), vanta un consumo medio di 5,6 litri di gasolio ogni 100 km e sfoggia l’eleganza classica delle vetture Alpina, caratterizzate da fascioni specifici più profilati aerodinamicamente e dai quali, in questo caso, sbucano quattro grossi terminali di scarico.