Aspettando Monterey: le Ferrari imperdibili all’asta
Segnatevi sull’agenda queste date: 17, 18 e 19 agosto. Il luogo? Monterey, California. Qui si celebra come ogni anno la Car Week e per gli addetti ai lavori più influenti del mondo automotive l’agenda è bloccata di anno in anno, così come sold-out tutti gli hotel della zona, nonostante le tariffe proibitive. Tra concorsi d’eleganza, raduni, anteprime mondiali (soprattutto di hypercar, anche se nel 2021 venne svelata anche la Jeep Wagoneer di ultima generazione) e aste di auto d’epoca, i cuori degli appassionati battono all’impazzata per tutto il fine settimana e, naturalmente, anche nei giorni precedenti e in quelli immediatamente successivi. Quest’anno Veloce.it vi permetterà di seguire quasi in diretta i momenti topici della Monterey Car Week proponendovi, tra l’altro, i lotti più interessanti delle quattro marche più rappresentative nel mondo delle auto d’epoca e più rappresentate nelle aste californiane: Ferrari, Porsche, Alfa Romeo e Jaguar. Cominciamo con le quattro Ferrari a nostro avviso più inebrianti della Monterey Car Week, in attesa che vengano aggiudicate.
Ferrari 250 LM (1964) RM Sotheby’s – 18-20 ml $
La vettura che andrà all’asta sabato 18 agosto fa parte della trilogia dei più grandi modelli Ferrari di tutti i tempi: 250 GTO, 250 Testa Rossa e 250 LM. Si tratta del 22esimo di soli 32 esemplari mai costruiti e ha corso alla 24 Ore di Le Mans del 1968, oltre ad aver ottenuto precedentemente quattro vittorie assolute e un’ulteriore vittoria di classe durante la stagione 1965 del campionato britannico BRSCC. Pilotata nel periodo da numerosi “manici” di rilievo, tra cui Mike Hailwood, Innes Ireland e Michael Parkes, conserva il motore e la trasmissione originali utilizzati a Le Mans nel 1968, come certificato dal Libretto Rosso di Ferrari Classiche. Che nel 2021 si è occupata anche del restauro completo, riportandola alle specifiche originali. È uno dei relativamente pochi esemplari a non aver mai subito un incidente significativo in gara ed è stata esposta al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach del 2022, alle Finali Ferrari del 2021 al Mugello e al Museo Enzo Ferrari di Modena. Molto ben documentata con copie dei fogli di costruzione della fabbrica, documenti SEFAC, documenti di Le Mans del 1968, corrispondenza con l’ex proprietario, fotografie d’epoca con analisi dettagliate, sintesi del restauro redatta da Ferrari, relazione storica di Marcel Massini e Libro Rosso di Ferrari Classiche, costituisce un esempio squisitamente presentato e altamente originale della leggendaria auto da corsa con motore centrale-posteriore V12 di Maranello.
Ferrari 412 P (1967) Bonhams – POA
Ecco una Ferrari che, per bellezza e rarità, potrebbe superare i valori di aggiudicazione delle 250 GTO. La batterà all’asta venerdì 18 agosto Bonhams nel suo tradizionale evento “The Quail”, al Quail Lodge & Golf Club di Carmel. L’esemplare, caratterizzato dal numero di telaio 0854, allestito con la carrozzeria realizzata da Fantuzzi e da motore e cambio corrispondenti, nel 1967 ha conquistato il 3° posto alla 1000 km di Spa (con Attwood/Bianchi), a Le Mans (con Attwood/Courage) e il 7° posto a Brands Hatch (con Siffert/Piper), apportanto punti vitali alla Ferrari per la vittoria del Campionato Mondiale Marche nel 1967. Inoltre, l’auto è risultata vincitrice della 200 km di Norimberga, della Solituderennen e del Gran Premio di Svezia del 1968 (con David Piper). Unica e spettacolare Ferrari da competizione, è anche un’icona di bellezza e un solido esempio dell’epoca delle prestazioni che le Ferrari sapevano ottenere nelle corse Sport-Prototipo. Ad accrescerne il valore provvedono il telaio, motore, cambio e carrozzeria originali (matching numbers), l’accurato restauro durato 9 anni e l’omologazione stradale (l’auto è regolarmente immatricolata e utilizzata negli USA).
Ferrari 275 GTB/4 (1967) RM Sotheby’s – 7-8 ml $
La 275 GTB sta gradualmente scalando le vette del collezionismo Ferrari, vista l’indisponibilità di 250 GTO in vendita e considerata la sua bellezza. Questo esemplare, caratterizzato dal numero di telaio 10621, è ancora più interessante per essere stato di proprietà del leggendario attore e appassionato di auto Steve McQueen, che lo acquistò dopo che la sua rarissima 275 GTB Spyder NART venne gravemente danneggiata in un tamponamento a Malibu. Restaurata secondo le specifiche originarie da Ferrari Classiche una decina di anni fa, sotto la proprietà del pilota di campionato Vern Schuppan, è stata certificata con il Libretto Rosso di Ferrari Classiche e conserva motore e cambio corrispondenti ai numeri di serie. Documentata con scheda di costruzione della fabbrica, corrispondenza dell’epoca di Steve McQueen e relazione storica dell’esperto del marchio Marcel Massini, è stata già oggetto di numerosi articoli di riviste specializzate e dunque ancor più famosa a livello mondiale. Si tratta di un esemplare di pregio della tarda produzione, costruito con configurazione del corpo vettura “long nose” con musetto lungo, distribuzione bialbero per bancata quad-cam, lubrificazione a carter secco, è stata esposta al Museo Ferrari di Maranello e al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este.
Ferrari 550 GTS Prodrive (2001) RM Sotheby’s – 8-9,5 ml $ USA
Questa 12 cilindri di Maranello è la dimostrazione vivente che i modelli da competizione del Cavallino Rampante, specie quelli a motore anteriore, sono destinati a raggiungere quotazioni da capogiro nel mercato delle auto storiche da competizione. L’esemplare che andrà all’asta venerdì 18 agosto, contrassegnato dalla matricola CRD 3, rappresenta la terza delle dieci Ferrari 550 Maranello allestite dall’inglese Prodrive (celebre soprattutto per aver schierato le Subaru Impreza nel Mondiale Rally per un ventennio) che hanno corso nel periodo per conto della Care Racing Development. Questa 550 GTS ha all’attivo cinque partecipazioni alla 24 Ore di Le Mans, un record per un telaio Ferrari a 12 cilindri della storia, ha ottenuto il podio in classe GTS alla 24 Ore di Le Mans 2004, la pole position nella 24 Ore di Le Mans 2002 e si è classificata al secondo posto nell’American Le Mans Series 2003 e al terzo nella Le Mans Endurance Series 2005, totalizzando complessivamente 5 vittorie, 14 podi e 10 pole position. Degno di nota il fatto che il campione del mondo di rally Colin McRae, con Rickard Rydell e Darren Turner, ha conquistato un podio di classe alla 24 Ore di Le Mans del 2004. Acquistata nuova dalla Ferrari da Frédéric Dor, fondatore della Care Racing Development e padre del progetto Ferrari 550 Maranello Prodrive, è accompagnata da un ampio lotto di pezzi di ricambio, tra cui il motore V12 della gara di Le Mans del 2004. L’auto deve la sua importante stima d’asta sia per l’eccezionale palmares agonistico sia perché è altamente idonea per il programma Ferrari Club Competizione GT, Le Mans Classic e le nascenti serie Masters Endurance Legends e Endurance Racing Legends. Naturalmente è stata certificata da Ferrari Classiche a Maranello.