Nichols Cars N1A: 650 CV per 900 kg d’ispirazione McLaren
Nel mare magnum delle auto che esistono prima in teoria e poi (forse) anche in pratica si è aggiunta anche la Nichols Cars N1A. Se non avete mai sentito parlare di questa azienda, non preoccupatevi, perché da quando è stata fondata nel 2017 non ha ancora messo una macchina su strada. Tuttavia, il suo nome ne spiega in parte la storia, visto che il fondatore è Steve Nichols, storico progettista di Formula 1.
CURRICULUM DA F1. Nel curriculum di Steve Nichols figurano monoposto leggendarie, come la McLaren MP4/3 e MP4/4, ma il progettista è stato anche uno dei primi a credere e a utilizzare la fibra di carbonio nelle Formula 1. A questo proposito Nichols ha lavorato anche con Ferrari, Jaguar, Jordan e Sauber. Tornando dal passato al presente – si spera anche al futuro – l’operazione N1A ricorda quella fatta da Gordon Murray con le T.50 e T.33, anche se qui siamo ancora a uno stadio embrionale. Ovvero cercare il massimo piacere di guida analogico; qui, però, la ricetta è ben diversa e l’ispirazione arriva dritta dritta da un’auto da corsa leggendaria, la McLaren M1A, la prima auto da corsa dalla McLaren nell’anno della sua fondazione (1963).
COME È FATTA? Al contrario di questa, la Nichols Cars N1A sarà un’auto stradale con tanto di targhe e frecce, ma della creatura di Bruce McLaren ne riprende le forme della carrozzeria: la N1A è una barchetta priva di parabrezza, bassissima e larghissima con prominenti passaruota che avvolgono cerchi e gomme di grandi dimensioni. Tutto è improntato alla massima semplicità e leggerezza: i posti sono due e la guida è a destra, ma come su molte auto da corsa del passato la leva del cambio è posta alla destra del pilota. Bella è bellissima, ma cosa c’è di concreto sotto a queste forme sinuose?
UN PO’ DI CORVETTE. Intendiamoci, siamo i primi a voler vedere su strada, anzi meglio in pista, un’auto come la N1A e naturalmente vorremmo anche guidarla, ma negli scorsi anni troppi progetti del genere sono stati prima annunciati e poi caduti nel dimenticatoio. Quindi per ora ci limitiamo a riportare le caratteristiche tecniche di un’auto che nei piani dell’azienda sarà prodotta in soli 100 esemplari, con – sotto il cofano – un 7 litri V8 LS3 di provenienza Chevrolet Corvette, ma modificato in alcuni punti chiave.
MENO DI UNA TONNELLATA. L’otto cilindri della N1A ha il carter secco, i corpi farfallati drive-by-wire, pistoni, bielle e canne dei cilindri specifici su misura. Verrà costruito a mano dagli specialisti inglesi della Langford Performance Engineering (LPE) e invierà la sua straripante coppia (la potenza dichiarata è di 650 CV) alle ruote posteriori attraverso un cambio manuale a sei rapporti. A questo proposito, il compito non sarà semplicissimo, visto che la N1A avrà un peso a secco di soli 900 kg, grazie al telaio composto da un mix di fibra di carbonio e alluminio.
PREZZI? CHISSÀ. Insomma, questa Nichols Cars N1A è un’auto per puristi della guida e di serie ha solo il controllo di trazione, mentre servosterzo e ABS sono optional. I pneumatici, ovviamente, sono semi-slick e nello specifico Michelin Pilot Sport Cup 2 calettate su cerchi da 19 pollici all’anteriore e da 20” al posteriore. Parlando infine di prezzi, brancoliamo nel buio. Secondo la nostra esperienza, un’auto del genere potrebbe costare come minimo alcune centinaia di migliaia di euro, ma potrebbe anche tranquillamente sfondare anche il milione. Staremo a vedere.
