Portfolio Lamborghini/5: al volante della Murciélago
LA PRIMA LAMBO MODERNA. La Lamborghini Murciélago, prodotta dal 2001 al 2010, è stata la prima V12 realizzata interamente sotto il controllo della proprietà tedesca (l’acquisizione è avvenuta nel 1998) ma anche l’ultima con il dodici cilindri derivato dal progetto di Giotto Bizzarrini, che su questo modello si è presentato in versione di 6,2 litri di cilindrata da 580 CV, salvo poi evolversi fino a 6,5 litri e 640 CV nel 2006 e poi arrivare a 650/670 CV nel 2009. Ma la Murciélago è anche la prima Lambo progettata con il sistema CAD-CAM, che garantisce una precisione progettuale di altissimo livello, permettendo una qualità di assemblaggio e di finitura nettamente superiore.
SEMPRE PIU’ VELOCE. Questo salto di qualità si percepisce non appena si “scende” a bordo – le porte sono sempre a forbice e l’altezza massima è di 120 cm – e si incontra un abitacolo molto più razionale, con una posizione di guida più ergonomica. Sempre a proposito di numeri, grazie alla lubrificazione a carter secco, la Lamborghini Murciélago ha il motore posizionato 5 cm più basso rispetto al Diablo. Nella sua versione iniziale, la coupé raggiungeva i 330 km/h e scattava da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi, anche per merito della trazione integrale con giunto viscoso che provvede a una ripartizione 30:70. Con l’aumento delle potenze, la velocità massima è cresciuta a 340 e poi a 342 km/h, mentre il tempo sullo 0-100 è sceso a 3,4 e 3,2 secondi.
IL CAMBIO MANUALE. Il telaio è in fibra di carbonio con pianale a struttura mista con alluminio, le sospensioni sono a quadrilateri deformabili sia davanti che dietro (dove gli ammortizzatori sono doppi) e il cambio è manuale a 6 rapporti, particolare che la rende l’ultima Lambo V12 con questo tipo di trasmissione. In opzione c’era anche il robotizzato e-gear, che era installato su questa versione speciale della nostra prova, appartenente alla serie limitata griffata Versace, prodotta solo in 20 esemplari nel 2006 sulla base del modello con motore da 640 CV.
UN V12 FLUIDO. Onestamente avremmo preferito confrontarci con il cambio manuale, ma non tutti i desideri possono essere esauditi. Così spostiamo il nostro focus sul motore e sui circa 8000 giri a cui questa Lamborghini Murciélago tira fuori la potenza massima. Rispetto agli altri propulsori che abbiamo provato per il nostro Portfolio riservato alle Lamborghini V12, è quello più “normale”. Non ha la progressione mozzafiato di quello della Aventador, né il carattere “vecchia scuola” di quello della Miura. Il dodici cilindri della Murciélago è fluido e progressivo, diventa cattivo solo nella parte finale del contagiri.
UNA SUPERCAR FACILE. Questo comportamento riguarda un po’ tutti i comandi della supercar emiliana, che in un certo senso è la più facile di tutte le sue sorelle. Lo sterzo è diretto, ma non troppo, preciso ma comunque un po’ filtrato. La frenata è potente, ma se stacchi forte non rischi di sbattere la faccia sul volante. Anche l’assetto, per quanto duro e composto, non sembra mai estremo. Questo non vuol dire si possa passare serenamente sui dossi, ma la Lamborghini Murciélago non richiede che le sia dato del “voi” e si accontenta del “lei”.
FINCHÈ NON SI CERCA IL LIMITE. Tutti questi discorsi, naturalmente, sono validi fin tanto che le andature rimangono quelle possibili per le strade di tutti i giorni, magari con qualche allungo deciso tra una curva e l’altra. Se invece l’intento è quello di portare la Lamborghini Murciélago al limite, allora il discorso cambia, perché diventa necessario essere in possesso di una notevole tecnica di guida e una grande sensibilità. Del resto stiamo sempre parlando di una supercar a motore centrale da quasi 17 quintali e 600 CV.