Con 750S la McLaren va oltre il suo limite
IL TOP DI WOKING. Rappresenta il top delle performance in casa McLaren, almeno per quanto riguarda i modelli “normali”, e prosegue il cammino della 720S accentuandone ulteriormente la sportività e la cattiveria. Si tratta della nuova 750S, disponibile come al solito nella doppia configurazione coupé e spider, che verrà venduta nei prossimi mesi a un prezzo ancora da definire ma che non si discosterà troppo da quello della 720S, quindi possiamo ipotizzare che la coupé possa partire da 290 mila euro e la spider da 310 mila euro. La Casa inglese ha comunque già anticipato che l’intera produzione 2023 è già “sold out”. Come dire, chi ben comincia…
FUORI CAMBIA POCO. L’aspetto è sostanzialmente simile a quello della 720S, con un nuovo profilo anteriore, con splitter incorporato e prese d’aria più strette, e con gruppi ottici inglobati. Qualche piccolo intervento è stato effettuato anche dietro, dove le piccole variazioni formali sono funzionali ad una migliore gestione dei flussi d’aria che vengono incanalati verso l’alettone attivo, quest’ultimo posizionato sopra il nuovo scarico centrale a uscita singola.
SOSPENSIONI PIÙ REATTIVE. Il lavoro per arrivare alla McLaren 750S si è concentrato sulla meccanica ad iniziare dalle sospensioni idrauliche Proactive Chassis Control al debutto nell’evoluzione PCC III. Cambiano le tarature dei vari elementi per migliorare comfort di guida, rollio e risposta dello sterzo: il tutto con un risparmio di peso di 2 kg. Secondo Woking la 750S è ancora più agile della 720S anche grazie allo sterzo elettroidraulico dotato di una nuova pompa di servoassistenza.
CUORE PIÙ GENEROSO. I tecnici McLaren hanno ovviamente messo mano al V8 biturbo di 4 litri che ora eroga per l’appunto 750 CV e 800 Nm (rispettivamente 720 CV e 770 Nm per la 720S) ed è associato a un cambio sequenziale a 7 rapporti velocizzato e con un rapporto di trasmissione finale accorciato del 15%. Sino numeri da vera fuoriclasse, che si traducono in prestazioni strabilianti, con uno 0-100 km/h in 2,8 secondi e uno 0-200 in 7,2 secondi (che salgono a 7,3 spider). La velocità massima non è stata ancora ufficializzata ma dovrebbe essere dell’ordine dei 340 km/h: come sulla 720S o quasi.
CAMBIA LA PLANCIA. All’interno si nota una rinnovata disposizione dei vari controlli di guida e nuovi display. Quello della strumentazione è montato sul piantone dello sterzo: ai lati ci sono ora i comandi per la selezione delle impostazioni di guida – Active Dynamic Comfort, Sport e Track – attivabili senza togliere le mani dal volante. Al debutto sulla 750S c’è anche il McLaren Control Launcher (MCL), che permette di richiamare le preferenze relative a aerodinamica, maneggevolezza, powertrain e trasmissione precedentemente impostate. Nella dotazione sono inclusi Apple CarPlay e il nuovo Central Information Screen con una grafica più dettagliata, mentre i sistemi di telecamere Rear View e Surround View sono stati aggiornati. Tra gli optional il potente hi-fi Bowers & Wilkins con un amplificatore più potente e altoparlanti a cono.
OBIETTIVO LEGGEREZZA. Come sempre, McLaren punta molto sulla leggerezza e la 750S non delude le aspettative: la coupé pesa solo 1277 kg a secco, con un eccellente rapporto peso/potenza pari a 587 CV per tonnellata, mentre la spider pesa appena 30 kg in più. I sedili da corsa con guscio in fibra di carbonio sono più leggeri di 17,5 kg e i nuovi cerchi in lega forgiati ultraleggeri a 10 razze tolgono altri 13,8 kg rispetto a prima.
VOLENDO CI SONO I FRENI DA PISTA. Chi desidera il meglio senza compromessi può richiedere i freni carboceramici con pinze monoblocco derivate dal sistema della McLaren Senna, unitamente a un nuovo servofreno e a una tecnologia di raffreddamento ispirata alla F1. Tra gli optional anche i Pirelli P Zero Trofeo R sviluppati per l’uso in circuito.