JLR: “divide et impera” all’inglese
PICCOLA GRANDE RIVOLUZIONE. Tempo di grandi cambiamenti per Jaguar Land Rover: il gruppo inglese di proprietà del colosso indiano Tata si prepara alle nuove sfide del mercato con un profondo maquillage denominato “Reimagine” e cambierà al sua denominazione in JLR
PARLA McGOVERN. Come sottolinea il chief creative officer Gerry McGovern, porterà alla definizione di quattro marchi distinti: Jaguar (sotto la supervisione del Managing Director Rawdon Glover), Range Rover (guidato da Geraldine Ingham), Discovery e Defender (entrambi diretti da Mark Cameron). Un’operazione, sostiene sempre McGovern, che “amplificherà l’unicità dei nostri caratteristici marchi britannici”.
IL CAMBIAMENTO ARRIVA DA LONTANO. Sarà. Certo è che a ben guardare, questo cambio di rotta non è un fulmine a ciel sereno, dal momento che già parecchi anni fa il gruppo britannico aveva cominciato a pensare di distinguere l’eleganza e l’esclusività delle Range, rispetto a tutti gli altri “rami” della famiglia. Con buona pace del glorioso marchio Land Rover che ormai non sembra più essere in cima ai pensieri degli appassionati e del management inglese. O, più verosimilmente, viceversa.
POLEMICHE INEVITABILI E INCERTEZZE. Un’assenza che ha già creato qualche malumore in Inghilterra, dove molti paventano già l’abbandono al suo triste destino di Land Rover. “Ma non è così – ha subito confermato alla stampa un portavoce della Casa – perché è un marchio forte, ben noto e useremo quella forza collettiva per dare ai nostri marchi autenticità e scopo”. Ok giustissimo sottolinearlo, ma allora perché lasciar intendere che il marchio Land Rover a breve non esisterà più?
LAND ROVER SI FA IN TRE. Sia come sia, e al netto di ogni considerazione, la nuova strategia di JLR è quella di separare in tre pilastri distinti che finora erano sotto il “cappello” di Land Rover: Range Rover che esibirà lusso e qualità elevate; Discovery che si concentrerà sulle esigenze della famiglie e Defender che continuerà ad esaltare le radici off-road del marchio. Nella nuova road map sono previsti anche interventi agli impianti produttivi con investimenti pari a 15 miliardi di sterline nei prossimi cinque anni per accelerare il processo di elettrificazione. Processo che entro il 2030 prevede per tutte le linee di prodotto Range Rover, Discovery e Defender un modello puramente elettrico. Ad iniziare dalla Range full electric che arriverà alla fine dell’anno.
IL FELINO RUGGISCE A BATTERIE. Jaguar manterrà la propria immagine autonoma e il nuovo corso prevede l’arrivo di tre modelli alto di gamma tutti a batterie, il primo dei quali sarà una GT a quattro porte con un’autonomia di 700 km, prezzi a partire da circa 100.000 sterline (115.000 euro) e un’architettura esclusiva denominata JEA (ma ne sapremo di più tra qualche mese), con le prime consegne previste nel 2025. Le forme del primo modello della nuova era di Jaguar sono state anticipate da un teaser, peraltro molto poco chiarificatore, che dovrebbe far intuire parte del frontale.
CAMBIERANNO ANCHE I CONCESSIONARI. Questa rivoluzione comporterà anche una progressiva ristrutturazione della rete vendita di JLR, che rimodellerà gli showroom per valorizzare al meglio i “nuovi” marchi: alcuni dealer venderanno tutti i modelli della grande famiglia, altri si concentreranno maggiormente su singoli brand. La definizione degli ambienti all’interno delle concessionarie è ancora in fase di studio, ma stando alle prime indicazioni ufficiali “non ci saranno scrivanie e gli arredi saranno più eleganti, oltre che molto più orientati al lusso”.