T.33 Spider: guida da sogno, prezzo da incubo
PICCOLA, LEGGERA E POTENTISSIMA. In un panorama automobilistico dove una sportiva che pesa una tonnellata e mezzo viene già considerata leggera, la nuova GMA T.33 Spider rompe tutte le convenzioni e non solo per i 1108 kg che totalizza sulla bilancia grazie alla sua struttura in carbonio (solamente 18 kg in più rispetto alla T.33 coupé), ma anche per i 10.250 giri ai quali il suo 4 litri V12 aspirato made in Cosworth tira fuori 617 CV. Se questi numeri vi hanno scioccato, aspettate di leggere quelli che descrivono un corpo vettura lungo appena 4,4 metri, largo 1,85 e alto solo 1,13. Rispetto alla maggior parte delle supercar, quindi, la T.33 Spider è molto più compatta.
CIFRE SPAVENTOSE. Tanto per fare un paragone, la T.33 Spider è grande più o meno come una Porsche Boxster, rispetto alla quale, però, è 15 cm più bassa. Le dimensioni, però, sono le uniche cose che rendono queste due auto paragonabili, visto che con il prezzo richiesto per l’ultima creatura di Gordon Murray (uno dei più geniale progettisti di auto dell’ultimo secolo) di Boxster se ne possono comprare almeno una trentina, visto che il prezzo della T.33 Spider si aggira intorno ai 2 milioni di euro, quindi circa 400 mila in più rispetto alla coupé.
PIÙ TARGA CHE SPIDER. La T.33 Spider, come la coupé, verrà prodotta in sole cento unità a partire dal 2025 (le prime consegne sono previste nella seconda metà dell’anno) a Windelsham, che è il nuovo quartier generale della GMA (Gordon Murray Automotive), dove è iniziata da poco la produzione della sorella maggiore T.50, per la quale, invece, occorrono circa 3 milioni di euro. Tornando alla T.33 Spider, è interessante notare come la conversione a “cielo aperto” sia stata realizzata optando per due pannelli fissi rimovibili in carbonio (si ripongono sotto il cofano anteriore) e un lunotto posteriore elettrico. A livello concettuale, dunque, si tratta più di una targa che di una spider.
UN MOTORE CHE CANTA E INCANTA. Tecnicismi a parte, la configurazione aperta è sicuramente la migliore per godere della melodia del V12 che è abbinato solo a un cambio manuale a 6 rapporti (mentre la coupé può anche montare un robotizzato), ha il limitatore posizionato a 11.100 giri ed esprime i 451 Nm di coppia massima a 6750 giri. Questo motore, progettato dalla Cosworth, ha la distribuzione comandata da ingranaggi e, secondo Murray, mantiene in evidenza il rumore dell’aspirazione, per il godimento del pubblico sportivo. Però non sono stati ancora forniti dati sulle prestazioni.
TUTTA DA GUIDARE. L’interno della T.33 Spider è un trionfo di essenzialità e del resto questa è un’auto pensata per il massimo piacere di guida. Per questo il traction control e il controllo di stabilità sono regolabili separatamente, il contagiri è analogico e gli ammortizzatori sono tradizionali, senza regolazione elettronica, e non c’è nemmeno la barra antirollio posteriore. Un altro dettaglio interessante è la possibilità di scegliere una sesta marcia lunga più, che permette di viaggiare percorrendo circa 12 km con un litro di benzina. Nelle intenzioni di Murray, la T.33 Spider deve essere un’auto godibile anche nell’uso di tutti i giorni, per questo usa pneumatici non estremi come i Michelin Pilot Sport 4S, ha 295 litri di volume utile per i bagagli e prevede intervalli di manutenzione ogni 10.000 km.