E chi si aspettava una Ferrari Purosangue così?
UNA ROSSA COSÌ NON SI ERA MAI VISTA. La Ferrari aveva già provato a cavalcare la formula della versatilità, abbinata anche alla trazione integrale, con la FF del 2011, che nel 2016 è stata riclassificata come GTC4Lusso. Ma quei due modelli non avvicinavano neppure la sfruttabilità della Purosangue, che ha caratteristiche mai viste prima su un’auto col Cavallino Rampante stampato sul cofano. Le sue forme, ovviamente, sono da sportiva, ma quello che sorprende è che la guida è appagante esattamente come ci si aspetta da una “rossa”, nonostante sia alta come una suv, pesi quasi 2200 kg in ordine di marcia, e abbia quattro porte (tutte con apertura motorizzata e con quelle posteriori che si aprono controvento) che permettono di accedere a un abitacolo ampio e ospitale anche per i due passeggeri che siedono dietro. E, come se non bastasse, c’è anche un baule capiente al quale si accede tramite un ampio portellone.
SCELTA UNICA. La Ferrari Purosangue, almeno per il momento, è disponibile con un’unica motorizzazione: il 6.5 V12 aspirato derivato da quello della 812 che, in contrasto con le ultime tendenze, non è elettrificato e, su questa applicazione, eroga 725 CV a 7750 giri e 716 Nm a 6250 giri. È costruita, nel rispetto della tradizione, su uno spaceframe in alluminio robusto e leggero. Nello stesso materiale sono anche i pannelli della carrozzeria ma, a richiesta, è possibile avere il tetto in fibra di carbonio. L’impostazione meccanica riprende quella delle altre Ferrari granturismo: il motore è anteriore ma arretrato verso l’abitacolo per essere più vicino al centro della vettura, mentre il cambio – che è a doppia frizione e ha 8 rapporti – è montato in blocco con il retrotreno. In questo modo la distribuzione del peso della Ferrari Purosangue è ottimale: 49% davanti e 51% dietro.
4×4 PART TIME. In condizioni normali di marcia la Ferrari Purosangue si muove con la sola trazione posteriore ma, quando serve, un giunto meccanico dà motricità anche alle ruote anteriori tramite una trasmissione automatica a due velocità. Che poi è lo schema utilizzato in precedenza da FF e GTC4Lusso. La trazione anteriore rimane attiva fino in quarta marcia e 180 km/h. Ma tra le peculiarità della Ferrari Purosangue ci sono anche ammortizzatori innovativi, il cui funzionamento è calibrato da un motore elettrico ciascuno, che permettono un controllo molto preciso dei movimenti di ogni ruota ruota, rendendo superflua la presenza delle barre antirollio. Questa soluzione permette anche di regolare la rigidezza dell’assetto, di limitare rollio e beccheggio e anche di guadagnare un centimetro nell’altezza da terra.
FORMA ECCITANTE. Nella vista laterale, la Ferrari Purosangue esibisce un cofano molto lungo e un abitacolo spostato verso la parte posteriore. I parafanghi molto bombati si combinano in un gioco di vuoti e pieni con la rientranza evidente nella zona inferiore delle porte che snellisce la fiancata. I fari a matrice di led sono quasi invisibili e il montaggio in basso, accanto alla mascherina, ha permesso di ottenere un frontale insolitamente affilato per un’auto così alta da terra. Insomma, più che un suv, la Ferrari Purosangue sembra una granturismo “appollaiata” su ruote enormi: 22 pollici davanti e 23 dietro.
ESTREMIZZAZIONI AERODINAMICHE. La linea, come quella delle altre Ferrari, è frutto anche di un accurato studio per indirizzare i flussi dell’aria e ne sono un esempio i singolari parafanghini flottanti in carbonio, che sono leggermente staccati dalla carrozzeria per creare un effetto aerodinamico che annulla le turbolenze nella zona dei passaruota. E la striscia luminosa anteriore per l’illuminazione diurna separa due prese: quella superiore porta l’aria nei parafanghi anteriori, quella inferiore serve per raffreddare i freni. Gli svasi ai lati del cofano, poi, che alla Ferrari chiamano “Aerobridge” indirizzano l’aria verso le due ali alla base dei montanti del tetto per ridurre virtualmente la sezione anteriore dell’auto e diminuire la resistenza all’avanzamento. L’ala sul portellone, infine, è raccordata alle creste sui lati del tetto ed è conformata anche per indirizzare i flussi verso il lunotto così da mantenerlo pulito. Anche perché il “tergi” posteriore, purtroppo, non c’è.
SPETTACOLARE ANCHE DENTRO. L’abitacolo della Ferrari Purosangue è elegante, sportivo, accogliente e anche luminoso grazie al tetto in cristallo fotocromatico a trasparenza regolabile (che ovviamente sparisce se si opta per il padiglione in carbonio). All’interno ci sono quattro poltrone singole, molto avvolgenti ma non costrittive, ben imbottite e dotate di regolazione elettrica, riscaldamento e, quelle anteriori, di funzione massaggio. Ma ancora più sorprendente è la plancia, che è differente da quella di ogni altra Ferrari perché ha due cruscotti: uno fornisce informazioni a chi guida e l’altro permette al passeggero di gestire i servizi di bordo ma anche di visualizzare alcuni dati riguardanti le prestazioni. Al centro c’è un grande pomello che fuoriesce quando lo si sfiora e permette di regolare alcuni servizi di bordo, come la climatizzazione e la funzione massaggio dei sedili.
MA IL NAVIGATORE DOV’È? La strumentazione virtuale è chiara e mette in evidenza al centro il bel contagiri col fondo giallo. Purtroppo, però, il navigatore non è previsto neppure a richiesta, quindi bisogna connettere il proprio smartphone, tramite Android Auto e Apple CarPlay, dopodiché le mappe vengono mostrate a tutto schermo nello schermo di fronte al conducente sovrapponendosi alla bella strumentazione. Alcuni dati essenziali come la velocità, però, sono riportati a lato, anche se in modo un po’ defilato.
VOLANTE RICCO. Il volante integra la maggior parte dei comandi elettrici, attivabili attraverso superfici a sfioramento, che non sono sempre pratiche. In compenso è comodo il “manettino” rosso per selezionare le cinque modalità di guida: “Ice” (in caso di ghiaccio), “Wet” (per fondi viscidi), “Comfort” (per la guida normale), “Sport” (per quella sportiva) e “Esc off” (esclude i controlli elettronici per lasciare al guidatore la massima libertà di azione). Se invece lo si preme, il “manettino” svincola la taratura delle sospensioni dalla modalità di guida scelta e consente di scegliere tra le tarature soft, medium e hard.
BAULE CAPIENTE MA NON DA PRIMATO. Con tutti i quattro posti in uso, il bagagliaio ha una capacità di 473 litri, che non sono tanti per un’auto lunga quasi cinque metri, ma sono comunque adeguati. La capacità può essere aumentata smontando la cappelliera e la paratia fra baule e abitacolo, che vanno alloggiate nel doppio fondo. E, ovviamente, se si reclinano gli schienali posteriori lo spazio aumenta ancora.
VELOCISSIMA MA FACILE. La Ferrari Purosangue ripropone le medesime qualità che caratterizzano le “rosse” delle ultime generazioni e, soprattutto, quella facilità di guida che mette subito in confidenza e permette a chiunque di divertirsi con naturalezza e in sicurezza anche quando si va davvero forte. Nelle modalità di guida più sportive, come ad esempio quella denominata “Sport”, il V12 spinge con una forza straordinaria, accompagnato da un autentico ruggito, e bastano poche curve per dimenticarsi della massa dell’auto. Il rollio è davvero limitato, gli inserimenti in curva sono immediati e il retrotreno sterzante permette un’agilità sorprendente per una vettura di queste dimensioni. I freni, che utilizzano dischi carboceramici, sono potentissimi e la corsa del pedale è breve e sempre ben modulabile. Lo sterzo è diretto ma senza eccessi e non eccessivamente sensibile e il cambio sa essere molto rapido ma non brutale. Insomma, la Ferrari Purosangue aggredisce la strada con l’approccio delle altre granturismo che nascono a Maranello.
PUÒ ANCHE ESSERE DELICATA. Nelle modalità di guida sportive la Ferrari Purosangue rimane comunque accettabilmente comoda e la situazione migliora nettamente se si posiziona il manettino su Comfort. Nonostante gli enormi pneumatici ribassati, l’assorbimento delle sconnessioni è efficace, così come l’insonorizzazione. In queste condizioni il rombo del V12 è avvertibile ma sommesso. Lo sterzo si alleggerisce, i passaggi di marcia diventano dolci, e si può viaggiare in relax e affrontare il traffico con disinvoltura.
AVERLA NON È FACILE. La Ferrari Purosangue è in vendita a un prezzo iniziale di 390.000 euro, che comprende gli interni in Alcantara e pelle, il climatizzatore quadrizona, un sofisticato impianto hi-fi, le sospensioni attive e il retrotreno sterzante, oltre ai principali aiuti alla guida come il cruise control adattativo e i sensori dell’angolo cieco. Ma poi ci sono possibilità infinite di personalizzazione, fra colori, rivestimenti ed equipaggiamenti. Ma anche chi ha la cifra a portata di mano deve tener presente che i tempi di consegna sono di almeno due anni.