Ecco come si guida un’auto di 130 anni fa

Ecco come si guida un’auto di 130 anni fa

PEUGEOT TIPO 3: LA PRIMA AUTO IN ITALIA. Il 2 gennaio 1893 è una data storica per il nostro Paese. A Piovene Rocchette, piccolo borgo adagiato ai piedi del Monte Summano, nell’Alto vicentino, sbarca l’automobile che passerà alla storia per essere stata la prima a solcare il suolo italico. È la venticinquesima Peugeot Tipo 3 prodotta in Francia e a comprarla nuova è il conte Gaetano Rossi, nobile capitano d’industria e fautore di numerose opere di pubblica utilità in un’Italia rurale in cui le strade erano ricoperte di pietre e polvere e la gente si spostava a piedi o in bicicletta.

Peugeot 103ORA È PRONTA PER LA LONDON TO BRIGHTON. Vista con gli occhi di oggi, questa vetturetta non può che suscitare una genuina tenerezza: ha un aspetto che ricorda i passeggini vittoriani ed è mossa da un piccolo motore bicilindrico a V da poco più di 2 CV che le consente di spingersi al massimo alla velocità di 35 km/h. La Peugeot Tipo 3 telaio n. 25 fa parte della collezione del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino e quest’anno, nell’ambito dei festeggiamenti per i 90 anni del museo e per i 130 anni d’attività della Peugeot in Italia, prenderà parte a una serie di eventi dinamici.

Davide Lorenzone e Peugeot Tipo 103 PILOTA ESPERTO IN “VECCHIETTE”. Cosa significa guidarla nel 2023? La persona più adatta a rispondere a questa domanda è il curatore del Mauto, Davide Lorenzone, che il prossimo novembre condurrà la Peugeot Tipo 3 lungo i 90 chilometri del percorso della London to Brighton, la corsa automobilistica più antica del mondo.

Oggi neanche ci pensiamo: saltiamo a bordo, giriamo la chiave e partiamo. Cosa significa, invece, approcciarsi a un’automobile di oltre un secolo fa?
Bisogna entrare nell’ottica che è molto complicato e che bisogna fare scuola. A giudicare dalla potenza e dalle prestazioni, potrebbe sembrare che guidare la Peugeot Tipo 3 non sia nulla di troppo complesso. Peccato che i numeri non dicano tutto. Fa solo i 35 km/h, è vero, ma i freni, più che frenare, rallentano la corsa e basta.

Perché? Qual è il problema?
Di freni ce ne sono due. Uno consiste in un tacco di legno che preme direttamente contro la ruota posteriore sinistra; l’altro lavora tramite una leva che, dopo aver scollegato il motore dal cambio, esercita un’ulteriore forza frenante attraverso una bandella in cuoio. Ma la Peugeot aveva pensato anche alla sicurezza di guida nelle salite. In caso di forti pendenze il motore, essendo poco potente, spesso perdeva colpi, finendo con l’ingolfarsi fino a spegnersi del tutto. Per non arretrare e perdere il controllo del veicolo bisogna tirare tutta indietro la leva che comanda il freno e la frizione: in questo modo, una piccola forcella punta sul dente dell’ingranaggio e l’auto si blocca. A quel punto si può scendere e rimetterla in moto.

Peugeot 103Ma come si avvia il motore?
Il meccanismo è a manovella: basta un giro per farla partire, ma prima bisogna pressurizzare il serbatoio della benzina e dare contatto alla bobina con un interruttore.

E come si fa per evitare altri guai?
Bisogna prestare attenzione a numerosi aspetti che oggi diamo per scontati. Gli ingranaggi del cambio, per esempio, sono a secco: ogni “tot” chilometri bisogna fermarsi per ingrassarli. Il sistema di lubrificazione del motore è “a perdere”. Ciò vuol dire che, di nuovo, ogni tanto bisogna interrompere il viaggio per controllare il livello dell’olio dentro la pompa meccanica e nei vari bicchierini a goccia che si trovano tutt’intorno al motore.

Peugeot 103Oggi questa Peugeot Tipo 3 sembra appena uscita di fabbrica. Cosa è servito per farla tornare in perfetta forma?
Del primo, importante, ripristino della carrozzeria e dell’abitacolo si è occupata la stessa Peugeot nel 2007. In realtà, la macchina era stata restaurata più volte in passato, ma si era sempre trattato, com’era normale negli anni ’50, di interventi non conservativi e in generale poco rispettosi delle specifiche originali. Per riportarla davvero alle condizioni di fabbrica è stato fondamentale l’apporto di Fabrizio Taiana, grande esperto della marca e socio fondatore del Club Storico Peugeot Italia. Lo scorso anno, in vista dei 130 anni della Peugeot in Italia e dei 90 del nostro museo, abbiamo deciso di mettere mano anche al motore, che funzionava ma non girava bene. 

Peugeot 103Dove è stato necessario intervenire per riportarlo al top?
Mancava il regolatore di giri a masse centrifughe, che è stato ricostruito insieme al sistema di avviamento a manovella con catena. Ha avuto bisogno di una revisione completa anche l’impianto di carburazione. Per quanto riguarda quello di accensione, invece, non avevamo testimonianze visive delle modifiche che erano state apportate negli anni. Abbiamo quindi deciso di ricrearne uno a batterie e bobine, un sistema all’epoca molto in voga nella riparazione di un impianto “a tubo caldo” come era in origine quello della Peugeot Tipo 3.

Peugeot 103FUTURO ELETTRICO, MA NON SOLO (E NON SUBITO).  Ovviamente in 130 anni è cambiato tutto. Rimanendo in Peugeot, basta dare una sguardo alla nuova 408 per avere una misura della portata del cambiamento. Dal 2030 la Casa francese punta a vendere esclusivamente modelli a batteria. Ma fino ad allora, garantisce Thierry Lonziano, il responsabile del marchio in Italia “i nostri clienti potranno scegliere anche modelli a benzina o ibridi plug-in, perché la scelta dell’auto dev’essere tarata sulle esigenze personali del singolo automobilista: dove abita, come fa a reperire l’energia per i suoi spostamenti, quanti chilometri percorre al giorno…”.

ITALIA AL CENTRO. In un incontro con la stampa italiana organizzato proprio al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, “sotto gli occhi” della Peugeot Tipo 3, Lonziano ha anche ribadito l’importanza del nostro Paese nelle strategie commerciali future del Marchio: “Dopo la Francia, il nostro secondo mercato per volumi è e dovrà rimanere l’Italia. E ora con Stellantis – ha spiegato il manager – la nostra italianità rivestirà un ruolo ancora più centrale”. 

LE PEUGEOT IN ARRIVO. Di qui ai prossimi due anni, la gamma della Peugeot si arricchirà di cinque nuovi modelli a batteria. E ogni veicolo con il motore endotermico sarà offerto anche in una versione al 100% elettrica. L’aggiornamento dello scorso settembre dei motori elettrici delle Peugeot e-208 ed e-2008, identici a quello che muove la nuova Abarth 500 a corrente fa il paio con il recente lancio delle nuove 3008 e 5008 ibride “leggere” con tecnologia a 48 volt. Nel 2023 è atteso anche il restyling della 508, che beneficerà di una bella “rinfrescata” di metà carriera, mentre poggeranno per la prima volta su un’architettura nativa elettrica le nuove e-308 ed e-408

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