BMW: 50 anni di turbo dai tempi della 2002
Compie mezzo secolo di vita quest’anno la BMW 2002 turbo. Basata sulla serie 02 (sigla di progetto: E20), la 2002 turbo fu presentata al Salone di Francoforte del 1973. Si trattava della prima auto di serie con motore sovralimentato con turbocompressore prodotta in Europa e anche la prima turbo firmata BMW (la Casa di Monaco di Baviera ripropose il turbo una dozzina di anni più tardi sull’ammiraglia 745i).
TURBO KKK PER 40 CV IN PIÙ. La potenza era di 170 CV a 5800 giri (una quarantina in più della 2002 tii) con una coppia di 240 Nm e la vettura esprimeva una velocità massima di 211 km/h. La 2002 Turbo utilizzava lo stesso blocco motore della tii con un turbocompressore twin-scroll con pressione di sovralimentazione di 0,55 bar sviluppato insieme alla KKK. La testata era una versione modificata del progetto “121TI” (utilizzato sulle 2002 del 1972 e precedenti) con camere di combustione più grandi per ottenere un rapporto di compressione di 6,9:1, al fine di evitare il battito in testa. Fu utilizzata una versione dell’iniezione meccanica Kugelfischer con funzione integrata di arricchimento della spinta e compensazione dell’altitudine.
RAFFREDDAMENTO POTENZIATO, 5 MARCE UN OPTIONAL. La BMW 2002 turbo era dotata di serie di un radiatore dell’acqua maggiorato e di un radiatore dell’olio, i freni anteriori erano un’evoluzione di quelli a disco, ventilati, della 2002 tii e i tamburi posteriori vantavano un diametro di 250 mm, formato poi mantenuto sulla prima Serie 3 (E21). Il cambio era un Getrag 232 a 4 marce rinforzato (specifico per la 2002 turbo) o un Getrag 235/5 a 5 marce ravvicinate (anch’esso opzionale sulla 2002 tii), che trasferiva la coppia sulle ruote posteriori attraverso un differenziale autobloccante, con coppia conica di 3,36:1 e pneumatici da 13” su cerchi in acciaio 5,5J x 13” dalla foggia simile a quelli che sarebbero apparsi in seguito sulla Serie 3 E21.
ALLARGATA. Gli interni aggiungevano un quadro strumenti supplementare per l’indicatore della pressione di sovralimentazione e l’orologio, oltre a un quadro strumenti con tachimetro da 240 km/h, sedili sportivi e volante. La carrozzeria in acciaio presenta un pannello anteriore diverso con un gancio di traino aggiuntivo e aperture per la presa d’aria, mentre i passaruota anteriori e posteriori vennero sagomati per consentire il montaggio di ruote più larghe. Queste modifiche alla carrozzeria erano completate da estensioni dei passaruota in vetroresina e da uno spoiler anteriore, tutti imbullonati alla carrozzeria, oltre a uno spoiler posteriore in gomma sul cofano del bagagliaio.
OGGI VALE MOLTO. Erano disponibili due colori standard: Chamonixweiss (bianco) e Polarissilber (argento), e le vetture presentavano strisce tricolori blu-azzurre-rosse adesive del programma BMW Motorsport sulle fiancate e sullo spoiler anteriore. Queste ultime potevano riprodurre la scritta turbo in negativo così che chi avesse visto una 2002 turbo avvicinarsi nello specchietto retrovisore non avrebbe perso tanto tempo a capire che auto fosse e a cederle strada. La 2002 Turbo è stata introdotta poco prima della crisi petrolifera del 1973, per cui ne sono state costruite solo 1672 esemplari, oggi valutati tra 100.000 e 150.000 euro. Come ha dichiarato BMW in seguito: “BMW ha costruito un’auto che ha contraddetto lo spirito dei tempi come nessuna automobile prima di allora”.