La Testarossa di Officine Fioravanti è passata al lato oscuro
Il bianco, in puro stile Miami Vice, aveva il suo fascino: così abbiamo per la prima volta conosciuto Officine Fioravanti, l’atelier svizzero creato da un giovane gruppo di appassionati per dare nuova vita a un’icona automobilistica degli Anni ’80 come la Ferrari Testarossa (qui per saperne di più). Ma oggi è arrivato il momento di passare al lato oscuro, quello della nuova livrea della TR Alte Prestazioni per scoprire che cosa è cambiato in questi ultimi 15 mesi e come si è evoluto un progetto che ha fatto tanto parlare sin dal primo giorno.
INIEZIONE DI POTENZA. La filosofia è quella di sempre: per “mettere le mani” sulla Testarossa senza tradirne i suoi caratteri più distintivi i ragazzi di Officine Fioravanti sapevano di dover agire con estrema prudenza, specie nel campo del design. Del tutto fedele al passato nello stile – solo cerchi e gomme maggiorati “tradiscono” la trasformazione – la TR Alte Prestazioni si concede un tocco di originalità nel colore, che abbandona la tradizione per un ben più aggressivo e moderno nero opaco, perfetto per sottolineare che qui sotto la carrozzeria batte il cuore di un “mostro”. Un mostro da ben 600 cavalli, 90 in più di quanti inizialmente annunciati, frutto di una completa revisione del V12 “piatto” di Maranello che si modifica nelle testate, masse rotanti, carter secco, aspirazione dinamica con dodici corpi singoli e nella centralina.
SOTTOPELLE. La potenza non è nulla senza il controllo e così gli uomini di Officine Fioravanti sono arrivati letteralmente al metallo della Testarossa, creando nuovi rinforzi per il telaio utili ad aumentarne la rigidità torsionale. Una nuova scatola di sterzo elettroidraulica e sospensioni ricavate interamente dal pieno con geometrie dedicate e ammortizzatori Öhlins a controllo elettronico si occupano di donare alla Testarossa più reattività e precisione in curva, mentre l’impianto frenante Brembo classe GT3 (dotato di Abs) ferma la vettura in un “fazzoletto”, se paragonato all’impianto di serie.
FENDE MEGLIO L’ARIA. Anche la trasmissione è stata rivista: una nuova rapportatura del cambio si preoccupa di sfruttare al meglio la spinta del V12, scaricata con maggiore efficacia a terra da un differenziale con messa a punto specifica. Non mancano, infine, novità anche dal punto di vista aerodinamico con un fondo della vettura inedito che ne riduce la resistenza all’aria. L’interno della Testarossa non cambia nel design, ma si arricchisce di rivestimenti pregiati e un impianto audio su misura, fedele nell’aspetto all’epoca ma completo di tutte le funzioni moderne come la connessione Bluetooth, Apple CarPlay e Android Auto.