SOGNO DI PRIMAVERA. Se la BMW M3 Competition non vi sembra poi così tanto cattiva, per voi che siete amanti delle emozioni forti adesso c’è la M3 CS (Competition Sport), che arriverà sul mercato a marzo. Ma se intendete farvi un bel regalo, vi conviene mettere subito mano al portafogli e recarvi seduta stante a fare l’ordine, perché la vettura sarà prodotta solo in serie limitata.
UN RITOCCHINO AI TURBO. Sotto il cofano della M3 CS c’è il 6 cilindri di 3 litri, con tecnologia M TwinPower, capace di sprigionare ben 550 CV e 650 Nm. Il che significa che, se la coppia massima rimane la stessa della Competition, sulla M3 CS ci sono 40 CV in più, ottenuti aumentando la pressione di sovralimentazione da 1,7 a 2,1 bar.
SOLO INTEGRALE E AUTOMATICA. Non è prevista la possibilità di avere il cambio manuale, ma per rendere più fluida la trasmissione della potenza a terra attraverso le quattro ruote motrici e più veloci le cambiate, è stato scelto il cambio automatico a 8 rapporti M Steptronic. E, ovviamente, sull’asse posteriore viene montato il differenziale attivo.
TRAZIONE VARIABILE. Se in circostanze “normali” la BMW M3 CS predilige un’impostazione 4WD, seppure con una taratura sportiva, il conducente può scegliere, attraverso un pulsante, la modalità 4WD Sport, che indirizza una percentuale ancora maggiore della coppia del motore alle ruote posteriori. Non solo: c’è anche la modalità 2WD per chi vuole divertirsi “giocando” con la sola trazione posteriore.
OLTRE I 300. Snoccioliamo anche qualche numero che, per una sportiva, male di certo non fa. Ecco allora che lo 0 a 100 km/h viene servito in soli 3,4 secondi, ma poi alla M3 CS bastano solo 11 secondi per far schizzare la lancetta dei contakm in zona 200 km/h. La velocità massima, limitata elettronicamente, è di 302 km/h, mentre le M3 “normali” vengono fermate a 250.
CARBONIO A PIOGGIA. Rispetto alla Competition, la M3 CS fa un uso più esteso di componenti in fibra di carbonio. In questo materiale sono il tetto, il cofano, le appendici aerodinamiche che influenzano i flussi d’aria all’anteriore, le calotte dei retrovisori esterni e, in coda, il diffusore posteriore e lo spoiler. Per togliere altri chilogrammi, si è pensato di dotare la vettura anche di un silenziatore posteriore in titanio. Così, il peso a secco arriva a 1765 kg: una ventina in meno rispetto alla Competition.
ESTREMA MA DIGITALIZZATA. Anche l’abitacolo, ovviamente, presenta un’impostazione e uno stile assolutamente da “racing addicted”, anche qui sono in carbonio le palette del cambio dietro il volante, alcune parti della plancia e del tunnel centrale e i sedili sportivi. Questi ultimi sono rivestiti in pelle Merino con inserti rossi e cuciture a contrasto, mentre i pannelli delle porte sono in pelle nera. L’abitacolo è anche fortemente digitalizzato e, come nel caso di tutte le ultime BMW, offre il Curved Display, che ingloba lo schermo della strumentazione da 12,9 pollici e quello da 14,9 pollici del sistema di infotainment. Il software è l’ iDrive 8. Il BMW Live Cockpit Professional, include di serie il sistema di navigazione BMW Maps, il BMW Intelligent Personal Assistant, l’integrazione e il caricabatteria wireless per gli smartphone e un’interfaccia WiFi. A richiesta c’è il BMW Head-Up Display con grafiche specifiche M e il BMW Drive Recorder.
SERVIRANNO TANTI EURO. BMW non ha comunicato quante saranno le M3 CS prodotte e neppure il prezzo. Ma considerando che la Competition, nelle versione a quattro ruote motrici, costa 110 mila euro, è verosimile pensare che per la M3 CS possano servire intorno ai 165 mila euro.
