Bugatti Centodieci, suggestioni da endurance
Una celebrazione nella celebrazione: svelata nell’estate del 2019, la Bugatti Centodieci è l’omaggio da 1.600 cavalli a quella pagina di storia della Bugatti che vide il marchio francese rinascere nel cuore della Motor Valley per volere dell’imprenditore e visionario Romano Artioli. La storia, lo sappiamo, non fu clemente con la Bugatti italiana e l’avventura di Campogalliano si interruppe prematuramente, ma l’eredità lasciata dalla EB110 fu essenziale per dare forma alla Bugatti di oggi, quella che con la Veyron e la Chiron è riuscita a ridefinire il concetto stesso di velocità su un’auto di serie completa di tutti i comfort.
COME QUELLA DA CORSA. La Bugatti Centodieci è una delle declinazioni più rare della Chiron con soli dieci esemplari prodotti. Otto i milioni di euro da pagare per mettersela in garage, infinite le possibilità di personalizzazione messe a disposizione dagli uomini di Molsheim. Naturalmente, molti proprietari hanno guardato al passato per creare la configurazione estetica “perfetta”, magari attingendo proprio alla palette colori della EB110, ma c’è chi si è spinto oltre: un collezionista americano ha deciso di omaggiare la breve parentesi sportiva della Bugatti italiana, personalizzando la carrozzeria della sua Centodieci con la livrea dell’unico esemplare di EB110 che corse la 24 Ore di Le Mans nel 1994.
DA 0 A 300 ALL’ORA IN 13″. Colore “Bugatti Blu”, cerchioni oro, gli sponsor al posto giusto: così la moderna Centodieci assume le sembianze di una vera auto da corsa, sebbene qui ci siano ben 1.000 cavalli in più della vera EB110 da corsa e tutto le moderne amenità per utilizzare una hypercar da 380 km/h (autolimitati) anche nel traffico di tutti i giorni. Un esclusivo omaggio alla storia che, come sempre in questi casi, ci auguriamo possa essere goduto dal suo proprietario e avvistato per strada dagli appassionati, piuttosto che “rinchiuso” per sempre tra le mura di un garage.