VITTORIA AMPIA. In finale si è ritrovata faccia a faccia con sei “ossi” piuttosto duri e, potenzialmente, tutti con le credenziali giuste per ambire al gradino più alto del podio. Ma alla fine, con ben 328 preferenze, la Jeep Avenger le ha battute tutte: Kia Niro, Nissan Ariya, Peugeot 408, Renault Austral, Subaru Solterra/Toyota bZ4X e Volkswagen ID. Buzz. La conquista del premio di Auto dell’Anno 2023 – che nella sessantesima edizione del riconoscimento, il più ambito, regala alla casa americana il primo trionfo in questa serratissima competizione – è un biglietto da visita che conferma molto bene le ambizioni di questa piccola suv, pronta a tirar fuori le unghie in un settore che oggi va per la maggiore e promette profitti d’oro ai costruttori. Vediamo quindi insieme come si articola la gamma completa (e quali sono i prezzi) della nuova baby Jeep, che era già ordinabile da novembre 2022 ma solo nelle ricche versioni di lancio First Edition a tiratura limitata.
LA FIRST EDITION. Piccola (408 cm di lunghezza) e grintosa, la Jeep Avenger in allestimento First Edition costa 26.900 euro con il motore 1200 turbo a tre cilindri a benzina da 101 CV e il cambio manuale (in concessionaria a febbraio) e 39.500 euro nella versione al 100% elettrica, che arriverà negli show-room qualche settimana dopo, ha 156 CV e promette un’autonomia di circa 400 km. L’offerta della Jeep Avenger si amplierà entro fine anno con il debutto dell’elettrica a quattro ruote motrici, ed è assai probabile che la si arricchirà anche di una 1.2 ibrida leggera con un cambio robotizzato a doppia frizione a sette rapporti.
IL RESTO DELLA GAMMA. Una versione cosiddetta “base”, ma comunque con di serie il “clima” automatico, gli alzacristalli anteriori e posteriori elettrici e l’impianto multimediale connesso con un display di 10,25”, è prevista solo per la versione a batteria e costa 35.400 euro. La dotazione comprende, inoltre, alcuni tra i più importanti e diffusi aiuti elettronici alla guida, come il cruise control, la frenata automatica d’emergenza che rileva anche pedoni e ciclisti, il mantenimento in corsia, l’avviso anti-colpo di sonno e la visualizzazione dei segnali stradali nel cruscotto (che ha un display centrale di 7”). Come le sorelle maggiori, anche la Jeep Avenger, pur essendo a trazione anteriore, dispone di modalità di guida specifiche per l’off-road, prevedendo, tra l’altro, il limitatore della velocità per affrontare con maggior sicurezza le discese più ripide. I fari sono a led, le ruote in acciaio da 16’’ e i paraurti rinforzati con degli inserti di colore grigio. La Longitude elettrica (che costa 2.500 euro in più, 37.900 euro) aggiunge i cerchi in lega (sempre di 16”), le maniglie in tinta con la carrozzeria, i retrovisori sbrinabili, l’impianto audio con sei altoparlanti (invece di quattro), i sensori di parcheggio posteriori e il bagagliaio con pianale ad altezza regolabile.
2.000 EURO CHE FANNO LA DIFFERENZA. Alla base della gamma 1200 a benzina, con un prezzo di 23.300 euro, si pone l’allestimento Longitude, che ha una dotazione identica a quella della elettrica con l’eccezione del climatizzatore, che non è automatico ma manuale. Un gradino più in alto si colloca la Altitude, per la quale servono 2.000 euro (25.300 euro per la 1200, 39.900 euro per l’elettrica) e che offre un allestimento piuttosto ricco. Ci sono i cerchi di 17”, gli inserti nei fascioni in colore grigio metallizzato e le calotte dei retrovisori in nero lucido. Pratiche le serrature senza chiave (ma solo per l’elettrica) e il portellone motorizzato. All’interno si trovano il cruscotto completamente digitale di 10,25”, due prese Usb-C posteriori per la ricarica degli smartphone e i sedili rivestiti in tessuto ed ecopelle (materiale, quest’ultimo, che riveste anche la corona del volante). Gli inserti nella plancia imitano l’alluminio e di serie c’è anche il cruise control adattativo, che regola la velocità in base al traffico antistante. In questo allestimento, la 1200 guadagna il “clima” automatico.
E PER CHI NON S’ACCONTENTA… C’è la Summit. La versione più chic, che riprende il nome della più lussuosa delle Grand Cherokee, costa 3.000 euro in più: 28.300 euro per la tre cilindri a benzina e 42.900 euro per quella a batteria. L’equipaggiamento è davvero completo, nel senso che c’è davvero tutto quello che ci si può attendere su una vettura di questa categoria. Esternamente, la Summit si fa notare per: i cerchi di 18” in parte diamantati e in parte neri, i vetri posteriori scuri e i fanali a led (si aggiungono anche i fendinebbia, sempre a diodi, e gli abbaglianti automatici); i retrovisori ripiegabili elettricamente con un led di cortesia che illumina il terreno vicino alla porta. All’interno, che guadagna un tocco di colore grazie a un inserto giallo nella plancia, troviamo le luci d’ambiente in vari colori, una copertura in stile tablet pieghevole per il vano nella consolle (solo per l’elettrica), il parabrezza e i sedili anteriori riscaldabili, la piattaforma per la ricarica wireless degli smartphone e lo specchietto centrale senza cornice e autoanabbagliante. La chiave elettronica con l’apertura e chiusura automatica delle porte e l’avvio del motore a pulsante sono di serie anche per la Jeep Avenger 1200. Molto completa è anche la dotazione tecnologica: sensori di distanza tutt’attorno alla vettura, retrocamera ad ampio raggio, sensori dell’angolo cieco posteriore. E, accessorio non scontato, su vetture di questa categoria, il centraggio in corsia: nella versione elettrica, unito al cruise control che arriva fino a fermare l’auto, garantisce la guida semiautonoma di livello 2.
