Il freddo va di traverso alle elettriche

Il freddo va di traverso alle elettriche

GELO E PROBLEMI. Sembrava dovesse essere un inverno “tenero”, invece, il grande freddo è tornato. E questo riporta d’attualità il tema della convivenza difficile tra le batterie delle auto elettriche e le temperature particolarmente basse.

QUESTIONI DI CHIMICA. Tutte le vetture elettriche subiscono una perdita di autonomia quando fa molto freddo, anche se si tratta di una riduzione temporanea e non comporta danni permanenti al sistema di immagazzinamento dell’energia. Il motivo è semplice: al gelo le reazioni chimiche e fisiche all’interno della batteria avvengono più lentamente e questo riduce anche la potenza e le prestazioni delle vetture.

LE “TERMICHE” NON SPRECANO CALORE. Non solo. Nelle auto a benzina e diesel, il calore del motore che normalmente si disperde nell’atmosfera, in inverno serve a riscaldare l’abitacolo, mentre il motore di un’auto elettrica ne genera pochissimo, quindi per mantenere all’interno una temperatura opportuna servono riscaldatori che, a loro volta, prelevano energia dalla batteria.

Tesla SupertchargerINDAGINE USA. Per quantificare il fenomeno, l’organizzazione americana Recurrentauto sta monitorando continuativamente i consumi di circa 7 mila auto elettriche che circolano oltreoceano, registrando le loro prestazioni invernali in condizioni di reali, tenendo conto di tutte le variabili, comprese le irregolarità della strada, le velocità medie effettive e l’invecchiamento delle batterie stesse.

CONFRONTO TRA AUTONOMIE. Dall’analisi dei dati, stanno emergendo alcuni risultati molto indicativi relativi alla differenza tra l’autonomia calcolata in base ai dati di omologazione statunitensi (quindi riferiti al ciclo EPA, che è più realistico rispetto al nostro WLTP) e quella reale misurata a temperature comprese tra 20/30 gradi Fahrenheit, corrispondenti, ai nostri  -6,6/-1,1 gradi Celsius.

Jaguar i-Pace invernoBENE JAGUAR. Ad esempio si distingue positivamente la Jaguar i-Pace, che perde solo il 3% del suo raggio d’azione, ma si limitano al -7% Audi e-tron e Hyundai Kona. E, tutto sommato, se la cava dignitosamente anche la “vecchia” VW e-Golf (-12%). Le note dolenti iniziano con il -26% della BMW i3 considerata nella versione con batteria da 42 kWh.

Tesla Model 3 invernoMALE TESLA. Ma da qui in avanti emergono dati decisamente critici. Ford Mustang Mach-E e VW I.D4 fanno registrare mediamente il -35%, mentre l’autonomia “sottozero” di quattro leader del mercato mondiale delle auto a batterie come le Tesla Model X, Model Y, Model S e Model 3 decresce rispettivamente del 51, 52, 55 e 56%.

INEVITABILE O QUASI. Con qualche accorgimento si può contenere la perdita di efficienza. Ad esempio, quando è possibile, è vantaggioso preriscaldare l’abitacolo con l’auto ancora allacciata alla rete di ricarica. Poi, se sono presenti sedili e volante riscaldabili, vanno preferiti al posto del sistema di climatizzazione vero e proprio, che assorbe più energia. Ma quel che è certo è che, in alcuni casi, il freddo intenso può portare a situazioni piuttosto critiche.

 

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