E ora arriva anche una BMW con l’anima

SERBATOIO DI IDEE. La BMW ha presentato al CES (Consumer Electronic Show, aperto dal 5 all’8 gennaio) di Las Vegas la concept i Vision Dee, dove “Dee” è l’acronimo di “Digital Emotional Experience”, che tradisce l’ambizione della casa bavarese di ottenere la leadership digitale nella produzione automobilistica.

INTERAGISCE CON L’ESTERNO. Tra le tante idee racchiuse nel prototipo, c’è la pellicola esterna (già presentata al CES 2022), che permette al conducente di scegliere il colore della carrozzeria tra 32 tinte disponibili. E, sempre all’esterno, i fari e il “doppio rene” chiuso formano un’icona “phygital” (fusione di fisico e digitale) che permette alla i Vision Dee anche di produrre diverse “espressioni facciali” e stati d’animo come gioia, stupore o approvazione per interagire con gli altri utenti della strada. E sul finestrino laterale può anche proiettare l’immagine dell’avatar del guidatore.

PADRONEGGIARE IL FUTURO. Ma la i Vision Dee racchiude funzioni che vanno ben oltre il livello degli odierni sistemi di controllo vocale e di assistenza alla guida e che renderanno le auto del futuro dei veri e propri portali nel mondo digitale. Del resto, ha dichiarato Frank Weber, capo delle sviluppo di BMW: “Chiunque eccelle nell’integrare i mondi digitali quotidiani del cliente nel veicolo a tutti i livelli riuscirà a padroneggiare il futuro della costruzione di automobili“.

HEAD UP DISPLAY TOTALE. Un altro elemento spettacolare della i Vision Dee è il “Mixed Reality Slider”, un grande head-up display, che sostituisce gli schermi tradizionali e costituisce il sistema di controllo operativo centrale dell’auto. Utilizzando la funzione di scorrimento il conducente può decidere quali contenuti digitali visualizzare su un’area che si estende per tutta la superficie del parabrezza e può mostrare informazioni in formato analogico relative alla guida, funzioni dell’infotainment, proiezioni di realtà aumentata e oltre a consentire l’ingresso anche in mondi virtuali. E proprio per aiutare gli occupanti ad avere un’esperienza di realtà mista tra il mondo reale e quello virtuale i finestrini sono oscurabili. L’ “anima digitale” dell’auto può anche essere programmata per dare agli occupanti un’accoglienza personalizzata che combina elementi grafici, effetti luminosi e sonori.

COLLEGAMENTO COL PASSATO. Il design esterno non vuole essere una prefigurazione di modelli futuri, ma si ispira a quello di alcune BMW del passato per creare un collegamento tra tutte le tecnologie avanzate e l’immagine originale della casa tedesca, collegata all’etica del piacere di guida. La “vision”  si presenta come una berlina a tre volumi dalle linee essenziali, che ricordano vagamente quelle della 1600 del 1962 ma anche di vetture successive, come la prima Serie 3 del 1975.

CI RIVEDIAMO NEL 2025. Dalla i Vision DEE, comunque, prenderanno le mosse modelli elettrici e ibridi dai contenuti molto avanzati, sviluppati su una nuova piattaforma denominata “Neue klasse” che dovrebbe debuttare nel 2025 e che verrà adottata innanzitutto sulla prossima generazione della Serie 3. La BMW non ha ufficializzato informazioni sulla meccanica del nuovo concept ma si è limitata a precisare che il progetto può supportare tutti i livelli di guida autonoma.

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