Ciao Ken, noi ti ricordiamo così
MOTOSLITTA MALEDETTA. Ken Block è morto. Un incidente in motoslitta è stato fatale al pilota cinquantacinquenne, che lascia la moglie e tre figli, mentre si trovava sulle nevi dello Utah, tra le montagne di casa. La fredda cronaca della tragedia parla di un incidente prima delle 14:00, ora locale, della Contea di Wasatch. Poi l’attivazione dei soccorsi per raggiungere la zona dell’incidente – Mill Hollow – e la constatazione del decesso. La ricostruzione della dinamica è relativa nella sua importanza. Su un pendio molto ripido, nella caduta, la motoslitta è finita sul corpo di Ken, uccidendolo.
L’ULTIMO PENSIERO PER LA FIGLIA. Poche ore ore prima, sui social, Ken Block lanciava l’ultimo video della figlia Lia, pilota da corsa nella serie Nitro Rally Cross nel 2022 con il team di famiglia, Hoonigan Racing. E, dopo il dramma, può essere visto come uno struggente passaggio di consegne: “Il quarto e ultimo episodio di mia figlia Lia, di 16 anni, che compra, demolisce, ricostruisce e ora guida la sua Audi Quattro dell’85 sarà in diretta domani alle 8:00 PST sul mio canale YouTube. La sua Audi farà finalmente un ‘donut’ ? O si romperà nel tentativo? Sintonizzatevi per scoprirlo!”
INVENTORE DI GYMKHANA. Block ha creato una serie culto per gli appassionati dei motori: Gymkhana era inizialmente un’idea per promuovere il suo brand di scarpe, DC Shoes. Poi è diventato un format di evoluzioni al limite della fisica, di traversi, di elaborazioni sensazionali. Ha guadagnato la scena della popolarità presso il grande pubblico abbinando motori e spettacolo. Il risultato: oltre un miliardo di visualizzazioni su YouTube sommando i 10 episodi Gymkhana, dal 2008. Ma Block è stato anche un pilota vero, rallista negli USA dal 2005, con 23 gare vinte in carriera. Poi, dal 2016, l’impegno nel mondiale Rally Cross FIA, dove ha conquistato 6 vittorie.
HA GAREGGIATO ANCHE NEL WRC. Nel curriculum sportivo non manca il mondiale rally, dal 2011 nel WRC con il team Monster e al volante della Ford Fiesta: il miglior risultato è stato un settimo posto al Rally del Messico nel 2013.
SVOLTA A BATTERIE. E negli ultimi tempi Block si è fatto coinvolgere anche dalla nuova frontiera delle “emissioni zero”, aprendo nello scorso ottobre il capitolo Electrikhana. Eccezionalmente, al rombo e ai traversi con auto termiche si è sostituito il sibilo di un’Audi Sport quattro S1 oggetto di un restomod elettrico firmato dalla casa madre. E la Strip di Las Vegas è stato il teatro delle evoluzioni.
LE SUE AUTO. Una Subaru WRX è stata la prima protagonsite di Gymkhana, poi a lungo la Ford Fiesta da rally e rallycross, fino alla più americana tra tutte le auto apparse nella serie: la Ford Mustang Hoonicorn da 845 CV, protagonista del settimo episodio nel 2014. Ancora, il Ford F-150 Hoonitruck da 914 CV e le 5 auto schierate in Gymkhana Ten: dalla Mustang del 1965 con 1400 CV, alla Focus RS RX da 650 CV, passando per la Ford Escort del 1991 elaborata fino a 645 CV. Se ne va un funambolo del volante, visionario per come ha saputo abbinare motori, elaborazioni e spettacolarità da film d’azione in un prodotto, Gymkhana, che resta orfano del suo interprete assoluto.