Addio a Mauro Forghieri, il genio della Ferrari
IL GENIO DELLE ROSSE. Il mondo dei motori da corsa piange la scomparsa di Mauro Forghieri. L’ingegnere modenese, legato ai colori della Ferrari da un affetto reciproco, anche dopo la fine della sua lunga carriera sotto il segno del Cavallino Rampante, si è spento a Modena all’età di 87 anni. I tifosi della Rossa l’hanno amato come i grandi campioni del volante, perché il suo lavoro al tavolo da disegno e come direttore tecnico per le vetture da corsa di F1 e della categoria Sport prototipi è stato determinante per la vittoria di 54 gran premi iridati, quattro titoli mondiali piloti e sette titoli costruttori.
DA SEMPRE IN PRIMA LINEA. Fu Enzo Ferrari a volerlo alla sua corte, insieme Gian Paolo Dallara. Era il 1959 e Forghieri si era laureato solo due anni prima in ingegneria meccanica all’università di Bologna. Alla fine del 1961, con l’uscita di Carlo Chiti e il passaggio di Dallara alla Maserati, a 27 anni gli si aprirono le porte della direzione tecnica del reparto sportivo. In vent’anni di lavoro per la casa di Maranello non si contano le intuizioni geniali trasferite dal foglio alla pista e spesso decisive per raggiungere risultati di squadra straordinari, come lo storico arrivo in parata alla 24 Ore di Daytona nel 1967. Nella sua lunga attività in Ferrari introdusse innovazioni tecniche che hanno fatto la storia dei motori da corsa, una su tutte l’installazione degli alettoni per aumentare la deportanza delle monoposto.
UN UOMO DI PASSIONE. A bordo pista, con la fine intelligenza che lo contraddistingueva e il calore “latino” che gli fece ben presto guadagnare il soprannome di “Furia”, ha gestito campioni del calibro di Niki Lauda, Carlos Reutemann, Gilles Villeneuve e Jody Sheckter, solo per citarne alcuni dei più celebri. Lasciò la Ferrari nel 1984, per proseguire la sua carriera prima in Lamborghini e poi in Bugatti. Fino all’ultimo ha osservato lo sport automobilistico con curiosità e passione, concedendo numerose interviste che, grazie a internet e ai social network, hanno affascinato anche gli appassionati di nuova generazione. L’ultima medaglia al valore, dopo tanti trofei conquistati sui campi di gara di tutto il mondo, era arrivata il 13 gennaio scorso, in occasione del suo 87esimo compleanno, quando il Comune di Modena gli aveva conferito la cittadinanza onoraria, in particolare per il suo contributo allo sviluppo della Motor valley. Con Mauro Forghieri se ne va un monumento della tecnica automobilistica da competizione, ma soprattutto un uomo di grandi passioni e di rara intelligenza. Un genio d’altri tempi il cui ricordo vivrà per sempre nei cuori di chiunque ama i motori e le corse.