Quattro chiacchiere con Jim Owens, brand manager Mustang
FUORI DAGLI SCHEMI. Capelli neri con qualche spruzzata di grigio e abbigliamento tecnico sempre addosso: anche quando lavora nel quartier generale della Ford, Jim Owens, brand manager della Mustang, si presenta così. È un dirigente navigato, diplomatico e imperturbabile, che sa come rispondere e cosa non dire a proposito della settima generazione della Mustang, che è stata la grande novità del marchio americano allo scorso North American International Auto Show di Detroit.
Cosa vi aspettate dalla nuova Mustang?
Con questa settima generazione vogliamo affascinare le generazioni più giovani, ossia gli ultimi millennials e quelli della generazione Z. Appassionati tra i 20 e i 35 anni, insomma.
Cosa la rende più orgoglioso di quest’auto?
Mi rendo conto che può suonare insolito per un fan della Mustang, ma credo che la tecnologia e gli interni siano gli elementi con i quali sorprenderemo il mondo. Abbiamo cercato di riproporre le possibilità di visualizzazione e l’adattabilità dei videogiochi. Di fatto è quello che i giovani amano nelle consolle e per noi è importante che possono continuare a farlo in auto per ritagliarsi le impostazioni desiderate.
Perché chi ha già una Mustang dovrebbe comprare il modello nuovo?
Perché monta il più potente motore di serie che abbiamo mai fabbricato per una Mustang GT, ma anche per tutto ciò che è nuovo: freni, sospensioni, cerchi, pneumatici. E del design esterno, che è allo stesso tempo aggressivo e sexy e che la fa apparire veloce anche quando è ferma. Ma diciamo che questi elementi sono già noti ai ‘boomer’ (la generazione nata dopo la guerra e fino alla metà degli anni ‘60, ndr) per i quali la tecnologia è solo un beneficio aggiuntivo.
In Europa quale Mustang venderete?
Solo la versione GT con il V8, perché sappiamo che il mercato europeo ama il motore Perfomance da 5.0 litri e vogliamo essere sicuri di offrire la macchina giusta. Abbiamo anche scelto di distinguerla esteticamente rispetto alla Ecoboost col 2300 turbo a quattro cilindri, perché è la GT quella che stabilisce i parametri di riferimento ed è quella fa battere il cuore.
La Mustang è la sportiva più venduta nella storia dell’auto. Finora ne avete commercializzati 10,3 milioni di esemplari: quanti ne vuole vendere ancora prima di andare in pensione?
Ho lavorato per Ford per più di trent’anni e quattro per Shelby e pima di smettere spero di consegnarne ancora centinaia e centinaia di migliaia.
Magari per arrivare a 12 milioni?
Ne vogliamo commercializzare tante di questa nuova generazione, ma spero di non essere ancora qui quando verrà raggiunto il numero che ha citato (sorride, ndr).
Oltre a una clientela più giovane puntate anche a nuovi mercati?
Sì: arriveremo a distribuire quest’auto in oltre cento Paesi nel mondo.
Se potesse, cosa offrirebbe in più su sulla nuova Mustang?
Il bello è che c’è un grande mercato del post vendita. E se c’è una cosa che piace ai clienti della Mustang è personalizzare la propria vettura. Sono sicuro che ognuno di loro ha già in mente un’opzione particolare e noi cercheremo di soddisfare tutti i loro desideri.
Lei è anche un utilizzatore di Mustang?
Certo. Quella che uso personalmente è preparata e ha 605 CV ma in totale ne ho tre. Le altre due sono a disposizione delle mie figlie e della fidanzata di mio figlio. Ma una volta che si saranno sposati tutti potrò tornare a guidarne più di una.