Museo Saab: la casa del marchio che non c’è più

Museo Saab: la casa del marchio che non c’è più

ILLUSTRE SCOMPARSA. Tra le marche automobilistiche scomparse, una tra le più amate è sicuramente la Saab, apprezzata anche in Italia grazie alla fama acquisita dalla 900 Turbo e alla sua versione Cabriolet, che negli anni ‘80 fecero epoca. Per chi si trovasse in viaggio in Scandinavia, il Museo dell’Automobile Saab merita senz’altro una visita. Come, del resto, pensava un estimatore della marca svedese giunto appositamente dagli Stati Uniti che abbiamo incontrato durante la nostra visita. Ma anche il nostro sforzo è stato premiato (sebbene il viaggio con il Volkswagen Grand California non sia stato per niente affaticante) perché abbiamo potuto posare gli occhi su una collezione straordinaria che affianca ai modelli di serie anche una lunga serie di prototipi, di showcar e di modelli da competizione.

Saab 96 V4 RallyLA FAMA DAI RALLY. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che fin dai tempi delle prime Saab 92, la Casa svedese è stata protagonista nei rally (soprattutto quelli di Svezia e Finlandia, ma anche al RAC britannico, al Monte-Carlo e al Safari), dove le sue vetture compatte a trazione anteriore riuscivano a ben figurare anche prima che l’avvento del motore turbo portasse la casa di Trollhättan a competere per la vittoria assoluta. Nel 1979, poi, la 99 di Stig Blomqvist fu la prima auto sovralimentata a vincere una gara del mondiale rally in Svezia nel 1979.

SALVATAGGIO IN EXTREMIS. Il museo, che copre la storia delle Saab sotto le diverse proprietà succedutesi dal 1947, è ospitato all’interno di uno dei vecchi edifici della fabbrica di Innovatum: un centro scientifico e tecnologico nell’ex zona industriale Nohab di Trollhättan, a un’ottantina di chilometri da Goteborg. La collezione è sopravvissuta quasi miracolosamente alla bancarotta della Saab nel 2011 ed è straordinariamente ricca di modelli storici e di “chicche” che non solo gli appassionati del marchio sapranno apprezzare. I 120 veicoli che la compongono dovevano essere infatti messi all’asta il 20 gennaio 2012 dallo studio legale svedese Delphi per coprire i debiti in seguito alla procedura fallimentare della società. Ma fortunatamente la collezione è stata preservata nella sua interezza grazie a un’offerta di 4,15 milioni di dollari della città di Trollhättan, Saab AB (la divisione aerospaziale tuttora attiva) e dal Marcus and Amalia Wallenberg Memorial Fund.

Saab 92 PrototipoDEBUTTO AERODINAMICO. L’esposizione si sviluppa su due piani collegati da una rampa alla base della quale è esposta la 92-001: il prototipo della prima Saab 92 che già alla fine degli anni ‘40 sfoggiava linee aerodinamiche fortemente influenzate dalla produzione aeronautica. All’ingresso, si trovano l’immancabile negozio (che propone soprattutto libri, magliette, tazze personalizzate e brochure degli ultimi modelli prodotti), la cassa-reception con alcuni numeri della rivista Saab News in vendita, e tre vetture: una delle ultime 9-3 Cabrio, una 900 Turbo Combi Coupé e una 9-3 Aero X. A sinistra della rampa che ospita le auto da competizione, l’esposizione propone le concept-car degli ultimi anni, come la 9-X BioHybrid e la Aero X, poi si entra nella zona dedicata ai prototipi e ai modelli mai entrati in produzione. Tra questi affascinano in modo particolare il primo prototipo della 99, che pare una 96 ingrandita al pantografo, e la 99 Safari, giardinetta che non avrà alcun seguito commerciale. Solo con la 9-5 degli anni ’90 la Casa svedese entrò nel segmento delle station wagon, sebbene su quello l’altra Casa scandinava, la Volvo, avesse costruito le sue fortune.

SPECIALIZZATA IN TURBO. Disegnata dall’italiano Coggiola è la 98, un prototipo su base 96 con sembianze da Combi Coupé, poi riprese con migliori risultati dalle 99 a 3 e 5 porte. È invece del 1959 la Saab Monster: una 93 più muscolosa e potente creata per dimostrare le capacità degli ingegneri di Trollhättan nel campo delle vetture da corsa. Degna di nota è anche la 900 Turbo della Polizia svedese che, a guardarla bene, è un po’ più lunga del modello di serie, perché si tratta di uno studio di una versione a passo allungato per rendere più confortevole l’abitacolo nella zona posteriore. Al centro della sala troviamo i prototipi da salone in modalità “spaccato”, con il vano motore o la carrozzeria opportunamente aperti per mettere in evidenzia organi meccanici innovativi o soluzioni per la sicurezza: dalle barre antintrusione nelle porte, alle zone a deformazione prestabilita, verniciate in colori diversi per evidenziare la presenza di diverse tipologie di acciaio. Accanto troviamo alcuni dei motori più significativi: pioniera nel campo dei propulsori turbo, la Saab si è ben presto creata una fama di eccellenza in questo senso, facendo dimenticare l’utilizzo di unità motrici Ford V4 sulla 96 e Triumph sulle prime 99.

Saab 92,93 e 96LA STIRPE DELLA 92. Quando si arriva nella zona dedicata alla 92 e alle versione evolute 93 e 96, ci si rende conto dell’evoluzione che questo modello ha conosciuto nella sua lunga carriera, commerciale e sportiva. Ma non solo: osservando i numeri di gara su porte e cofani dei modelli più anziani, relativi a una recente 1000 Miglia Storica, si comprende come il museo sia in realtà una collezione “viva”. A questo o quel gioiello, infatti, è permessa di tanto in tanto una “scappatella” per prendere parte alle gare più celebri riservate alle vetture d’epoca.

Saab Sonett IIILE SPORTIVE E I RECORD. Tra le auto esposte sono presenti anche le evoluzioni della Sonett, la sportiva disegnata anch’essa da Coggiola per il mercato nordamericano. E nel museo di Trollhättan si può vedere anche l’ultima Saab della storia, cioè la 9-5 Aero Wagon X: una spettacolare giardinetta nata sulla base della seconda generazione dell’ammiraglia e mai entrata in produzione a causa dell’ormai imminente fallimento. Sulla già citata rampa dedicata alle vetture racing si alternano esemplari originali a repliche realizzate fedelmente, compresa una monoposto di Formula Junior, mentre un posto speciale è riservato alla 9000 Turbo 16 che stabilì il record di velocità di lunga durata nell’autodromo statunitense di Talladega, tra i quali 100 mila km percorsi alla media di 213,299 km/h. Quanto tempo dedicare alla visita? Un appassionato della marca non uscirà dai locali prima di due ore, anche se la ristrettezza degli spazi obbliga a ridurre a circa 70 le auto in esposizione, secondo il principio di rotazione.

 

Saab Car Museum
Åkerssjövägen 18
461 53 Trollhättan
Orario di apertura: dalle 11 alle 16 dal martedì alla domenica
Biglietti: 120 corone svedesi (circa 12 euro), metà prezzo per i ragazzi da 4 a 19 anni, gratis i più piccoli.
Sito internet: saabcarmuseum.se

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