Subaru: mezzo secolo di trazione integrale

NATA PER LAVORARE. Era il settembre del 1972 quando la Subaru presentò la sua prima auto a trazione integrale da produrre in serie, riprendendo una soluzione tecnica che fino ad allora era stara utilizzata praticamente solo per i veicoli destinati al fuoristrada.

IN PRINCIPIO ERA INSERIBILE. Si chiamava Leone 4WD Estate Van ed era stata pensata per impieghi tutt’altro che sportivi: doveva diventare il mezzo di trasporto per tecnici addetti alla manutenzione di linee elettriche che attraversavano zone impervie. Non era una 4×4 permanente, perché la trazione posteriore era solo inseribile, e aveva solo una manciata di cavalli. Da allora la Subaru non si è più fermata: ha fatto della trazione integrale la sua bandiera e, dopo 50 anni, può vantarsi di aver prodotto 21 milioni di vetture a quattro ruote motrici. Con i i modelli 4×4 rappresentano attualmente il 98% delle sue vendite globali.

SPORTIVA NEL DNA. Ma anche se adesso il marchio giapponese si sta dedicando prevalentemente a modelli “tranquilli” per costruirsi un’immagine pubblica più accomodante, il nome Subaru rimane indelebilmente legato a innumerevoli vittorie nelle competizioni e il marchio delle pleiadi continua ad essere circondato da un’aura sportiva, costruita grazie anche ai tre titoli mondiali rally per piloti conquistati da Colin McRae (1995), Richard Burns (2001) e Petters Solberg (2003) e a tre iridi per costruttori (1995,1996 e 1997).

ADESSO È SIMMETRICA ED ELETTRICA. Oggi l’ultima evoluzione dello schema Subaru si chiama Symmetrical AWD è una trasmissione permanente simmetrica, cioé con un coinvolgimento ugualmente ripartito delle quattro ruote per massimizzare stabilità e la trazione. Ed è una tecnologia che continua ad evolversi anche nell’ottica dei veicoli elettrificati, come le Impreza, XV e Forester e-Boxer, o elettrici, come la nuova Solterra. Buon compleanno Subaru.