Porsche: segni particolari GTS

Porsche: segni particolari GTS

VIENE DALLE CORSE. Negli Anni 70 la Porsche iniziava a preoccuparsi dell’obsolescenza del progetto 911 e diede vita perciò alla gamma “transaxle” composta inizialmente dalla 924 e dalla 928. Dopo il lancio della Porsche 924 Turbo (dapprima con 170 CV, poi con 177) si valutò l’opportunità di affidare al nuovo modello dotato di motore anteriore anche il compito di rappresentare la Casa di Zuffenhausen nelle competizioni, tanto in pista quanto su strada (rally), ipotizzando una serie di varianti la cui potenza si potesse almeno avvicinare a quella della 911 Turbo. La Porsche 924 Carrera GT nacque a livello di prototipo nel 1979 e venne esposta al Salone dell’Automobile di Francoforte nel settembre dello stesso anno, ottenendo tali riscontri da consigliarne la realizzazione in piccola serie che venne avviata a fine 1980 con le prime consegne da febbraio 1981. Accanto alla Carrera GT da 210 CV vennero sviluppate la GTS da 245 CV, destinata all’omologazione in Gruppo 4 e in seguito in Gruppo B per correre nei rally, e la GTR per l’utilizzo in pista.

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PRODUZIONE LIMITATA. Della Porsche 924 Carrera GT vennero prodotti 406 esemplari (il minimo per l’omologazione in Gruppo 4 era 400 unità), della GTS 50 unità (59 però secondo il libro “Des Grosse Buch der Porsche-Typen di Juergen Barth e Gustav Buesing, edito da Motorbuch Verlag), alcune delle quali rimaste in configurazione stradale come l’auto del servizio fotografico, e della GTR solo 17 esemplari. I tre modelli, realizzati in serie limitata nel solo anno modello 1981, erano regolarmente in vendita: 60.000 marchi tedeschi per la 924 Carrera GT, 110.000 per la GTS e 145.000 marchi per la GTR. A titolo di confronto, la 924 Turbo di serie costava, nel febbraio del 1981, 42.780 marchi tedeschi.

La 924 Carrera GTS fu quindi la prima Porsche dai tempi della 904 Carrera GTS a fregiarsi nuovamente della sigla GTS, che resterà poi inutilizzata fino alla prima Cayenne GTS (presentata alla IAA di Francoforte nel settembre del 2007 e avviata alle prime consegne a febbraio 2008) e che per qualche tempo identificherà i modelli Porsche più potenti tra quelli con alimentazione atmosferica (ed eccettuate le 911 GT3 e GT3 RS).

Evoluzione della 924 Carrera GT nella forma di una “Homologation Car”, la 924 Carrera GTS disponeva di 245 CV (a 6250 giri/minuto) e di una coppia massima di 34 kgm (335 Nm) a 3000 giri/minuto, per una velocità di punta di 250 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,2 secondi. A titolo di confronto la 924 Carrera GT esprimeva 210 CV a 6000 giri/minuto, una coppia di 28,5 kgm a 3500 giri/minuto e raggiungeva i 240 km/h con uno scatto da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi.

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A CACCIA DELLE DIFFERENZE. La Porsche 924 Carrera GTS manteneva l’elaborazione estetica che caratterizzava la Carrera GT, con parafanghi anteriori allargati e frontale ampliato per raccordarli, codolini passaruota posteriori maggiorati per contenere le ruote da 16 pollici e i pneumatici 225/50 VR16 che sfruttavano le carreggiate allargate per una maggiore impronta a terra, spoiler in gomma più ampio rispetto a quello della 924 Turbo sul portellone posteriore. La differenza estetica più evidente tra le GT e la GTS era rappresentata dai fari anteriori, retrattili sulla prima (come sulle 924 di grande produzione) e fissi, con carenatura in plexiglas (quindi più leggeri ed esenti dal rischio di malfunzionamento del sistema di apertura e chiusura: anche sulle Lancia Stratos gruppo 4 da rally erano quasi sempre tenuti in posizione aperta, a dispetto del peggioramento dell’aerodinamica), sulla seconda.

DEBUTTO NEI RALLY IRIDATI 40 ANNI FA. Fu proprio Juergen Barth a portare al debutto la Porsche 924 Carrera GTS nel Mondiale Rally, schierandosi al Monte-Carlo 1982 con un’auto preparata dai francesi Almeras e con l’ingegner Roland Kussmaul come navigatore. Terminarono decimi assoluti e secondi in Gruppo 4, mentre gran parte dei protagonisti di punta già si era schierato al via con le nuove Gruppo B (talvolta, per la verità, vetture ex-Gruppo 4 evolute).
In una stagione che, a livello iridato, si era subito caratterizzata per il ritiro dello squadrone Mercedes-Benz alla vigilia della prima gara (con conseguente cancellazione dei programmi dei piloti di punta, tra cui il tedesco Walter Roehrl), la 924 Carrera GTS venne brillantemente utilizzata dalla stesso Roehrl nelle gare di Campionato Tedesco e in un paio di appuntamenti dell’Europeo Rally, come il Rallye d’Antibes, e da Jacky Ickx nella Boucles de Spa, su un’auto sponsorizzata dalla francese Gitanes. Dalla 924 Carrera GT prese forma la successiva 944 di serie, con frontale allargato, parafanghi posteriori maggiorati ma integrati e spoiler sul lunotto.

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ERA ASPIRATA LA PRIMA 911 CARRERA GTS. È invece del 2010 il debutto della prima Porsche 911 Carrera GTS, espressione della serie 997.2 (o 997b). Sviluppata sulla base della scocca della Carrera 4S, allargata di 44 mm rispetto ai modelli “base” e S a trazione solo posteriore, e dotata del motore aspirato di 3,8 litri con 408 CV, 23 in più rispetto a Carrera S e 4S, la GTS nacque come anello di congiunzione tra queste ultime e la 911 GT3 da 435 CV. L’allestimento sportivo di serie includeva già i 4 scarichi, il cielo dell’abitacolo nero, i sedili sportivi con rivestimento centrale in Alcantara, i cerchi in lega da 19 pollici verniciati in nero (con pneumatici posteriori 305/30 ZR19) e le scritte identificative del modello sul cofano motore e alla base delle porte. Disponibile con cambio manuale a 6 marce o PDK a doppia frizione e 7 rapporti, poteva raggiungere i 306 km/h nella variante Coupé a 2 ruote motrici e accelerare da 0 a 100 km/h in 4,2 secondi adottando lo Sport Chrono Paket Plus e scegliendo la modalità Sport Plus.

Divenuta una presenza continua da allora nella gamma, la Porsche 911 Carrera GTS della generazione 992 si ripropone nelle configurazioni Coupé, Targa e Cabriolet mentre nel frattempo l’allestimento GTS è apparso non solo su Boxster, Cayman (718), Panamera e Macan (oltre alla Cayenne con cui è iniziata l’epopea) ma anche sulle elettriche Taycan (berlina, CrossTurismo e SportTurismo).

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TREMILA BITURBO PER LE GTS DELLA SERIE 991. Con la generazione 991 la Porsche 911 Carrera GTS ha perso la particolarità del motore aspirato, scendendo a compromessi e adottando il 3 litri biturbo delle altre 911 “basiche”, anche se oggi, con la serie 992, nella declinazione da 480 CV (95 in più rispetto alle Carrera e 30 in più delle Carrera S e 4S). Le prestazioni sono salite notevolmente e l’attuale Carrera Coupé GTS a 2 ruote motrici raggiunge quota 311 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi, mentre la 4 GTS impiega un decimo in meno nella prova di accelerazione ma si ferma a 309 km/h, complici da un lato la migliore trazione in partenza e dall’altro il peso superiore di 50 kg dovuto agli organi di trasmissione supplementari. Rispetto alla prima Carrera GTS, l’attuale modello è disponibile solo con il cambio PDK, ma nella nuova esecuzione a 8 rapporti, grazie al quale si riducono i consumi soprattutto a velocità autostradale “codice”.Con un listino a partire da 152.524 euro la Carrera GTS (Coupé a 2 ruote motrici) “apre” la gamma delle 3 litri biturbo da 480 CV che ha, come top di gamma, la Targa 4GTS e la Carrera 4 GTS Cabriolet (175.216 euro), mentre le uniche GTS aspirate rimaste a listino sono le 718 Cayman 4.0 GTS e Boxster 4.0 GTS (da 91.298 euro per la coupé a 2 posti secchi).

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