Ferrari Roma Tailor Made: élite in stile giapponese
SU MISURA PER IL DESIGN. Esclusiva e su misura, la Ferrari Roma Tailor Made nasce dall’omonimo programma del cavallino che permette la realizzazione di vetture individuali basate sulle richieste dei singoli clienti. La storia di questa one-off inizia con la peculiare richiesta di Evan Orensten e Josh Rubin, i due fondatori della rivista specializzata di design Cool Hunting, che hanno commissionato la personalizzazione di una Ferrari Roma basata su una loro recente esperienza in Asia. A tradurre la domanda dei due creativi in una risposta soddisfacente e di impatto, è stato Flavio Manzoni, direttore del centro stile di Maranello, che ha avuto il compito di trovare i punti di contatto tra la tradizione giapponese e quella italiana nel design dell’auto, ovvero intrecciando la cura del dettaglio e l’attenzione alla qualità dell’artigianato che accumuna le due culture.
INDACO, COLORE DELLA TRADIZIONE. Fin dalla scelta della vernice si nota il desiderio di sottolineare l’unicità della Ferrari Roma Tailor Made. La livrea (denominata Indigo Metal) prende infatti ispirazione da un colore che rappresenta pienamente la cultura giapponese, ossia l’indaco. Dunque, la ricercatezza della tinta risponde pienamente alle richieste dei due clienti, perché oltre a rappresentare l’artigianato giapponese, rende onore a una particolare metodologia di tintura realizzata oggi in Giappone da sole cinque aziende specializzate (che rispettano un processo di produzione naturale e tradizionale). L’Indigo Metal caratterizza anche gli interni della Roma: troviamo in questa tonalità anche il tessuto sakiori (metodo di tessitura che riutilizza le stoffe dei kimono usati) utilizzato per gli inserti dei rivestimenti dei sedili e per i tappetini. Le trame per ricoprire l’abitacolo provengono da due kimono vintage: uno risalente agli anni Quaranta e il secondo proveniente dagli anni Settanta.
COME UN KIMONO. L’indaco trova spazio anche nel cielo dell’abitacolo, che presenta un rivestimento composto da due pelli: una monocromatica (sempre di colore indaco) abbinata a una seconda dipinta a mano con il metodo Roketsu, anche in questo caso un’antica tecnica di tintura giapponese che prevede l’utilizzo della cera per creare motivi tra loro intricati attorno a un unico colore. Un procedimento che viene utilizzato ancora oggi per la decorazione dei kimono e della seta. Tornando alla Ferrari Roma Tailor Made: il pellame realizzato a Kyoto viene poi intrecciato a mano in Italia, così come le maniglie delle porte interne. Queste ultime sono rivestite in pelle nera con tecnica tsukami, ossia l’antica arte utilizzata per avvolgere le impugnature delle spade Katana.
RAME E STEMMA DELLA FAMIGLIA. Fanno da contrasto all’abitacolo indaco le cuciture dei sedili e le modanature sul tunnel centrale e sulla plancia di colore rame, per richiamare i tradizionali contenitori di rame per il tea. Con questa tinta troviamo anche il rivestimento della cover del cambio e dei cerchi. Infine, i kamon nel bracciolo centrale e sul battitacco rappresentano l’esclusività della vettura. Quest’ultimi sono infatti gli stemmi delle famiglie giapponesi che vengono tramandate di generazione in generazione, che nel caso della Ferrari Roma Tailor Made rappresentano una ruota di carro a 8 razze che rimanda al motore a 8 cilindri con schema a V da 620 cavalli che pulsa sotto il cofano della vettura. La Ferrari Roma Tailor Made farà invece il suo debutto al pubblico nello showroom del programma omonimo del Cavallino di New York, proprio durante lo svolgimento della New York Design Week.