Hyundai i20 N: la piccola che non ti aspetti
Devo dire la verità, nonostante avessi già letto molto di positivo sulle più prestigiose testate giornalistiche riguardo alla nuova Hyundai i20 N, il mio non è stato un colpo di fulmine. Le prime centinaia di chilometri trascorse alla guida mi avevano lasciato sì piacevolmente impressionato dalla sua tecnologia – vicina se non pari a quella che troviamo su vetture molto più costose – per la discreta dose di potenza – 5,8 kg per cv non sono niente male! – e per il notevole spazio a bordo, ma non era scattata la scintilla. Un po’ di rumore in più nell’abitacolo di quanto mi aspettassi e qualche scossone su buche prese un po’ troppo allegramente avevano catturato la mia attenzione molto più del dovuto. La verità è che avevo sbagliato strada, o meglio, il modo di affrontarla.
IL GIUSTO MEZZO. Già perché la Hyundai i20 N pur disponendo di tutti i gadget high-tech del momento e di mille mila configurazioni di guida, si comporta come una hothatch dura e pura: più le ‘tiri il collo’ più ti ricompensa, più alzi il ritmo, più il lavoro dei suoi ingegneri mostra tutto il bilanciamento e i compromessi giusti trovati per rendere una ‘comune’ Hyundai i20 tanto divertente quanto efficace quando si tratta di aggredire le strade di montagna. Prendiamo il suo assetto come esempio: alle basse andature è un po’ rigido (che altro ci dovevamo aspettare?!) ma mai fastidioso e quando le velocità salgono permette alla vettura di rollare poco, molto poco, pur mantenendo tutta la compostezza e la sicurezza del caso quando le imperfezioni della strada o i suoi repentini cambi di direzione potrebbero mettere in crisi la vettura. Lo stesso vale per il motore, il 1.6 turbo a quattro cilindri da 204 cavalli e 275 Nm di coppia massima: ha spinta a sufficienza per muovere la i20 N in souplesse anche nelle marce più alte, ma dà il meglio di sé quando premi a fondo l’acceleratore e usi la parte alta del contagiri. Con soli 1190 kg da ‘portare a spasso’ sembra più potente di quanto è realmente (bastano 6″7 per lo scatto da 0 a 100 km/h) e un ottimo lavoro è stato svolto sull’impianto di scarico per dargli la voce che merita. E con le valvole aperte la sensazione uditiva è un po’ quella di essere al volante di una mini auto da rally!
A SCUOLA DI DIFFERENZIALI. Il cambio – esclusivamente manuale a sei marce – è bello da azionare: la corsa non è delle più corte, ma gli innesti sono secchi e precisi e non manca la funzione di rev matching automatico per tutti coloro che non hanno ancora troppa dimestichezza con il punta-tacco. Lo sterzo preciso (e che ‘pesa’ il giusto) e la frenata forte e sicura anche dopo molteplici staccate fanno il resto, ma il vero punto di forza della Hyundai i20 N è nascosto tra le ruote anteriori: sto parlando del differenziale autobloccante meccanico. Appena il ritmo di guida si alza è lui l’attore protagonista, il sottosterzo – almeno sull’asciutto – scompare del tutto e si può aprire il gas in uscita di curva con grandissimo anticipo, sicuri che la i20 N continuerà a puntare nella direzione giusta. Anche la gommatura scelta pare davvero azzeccata per le prestazioni di cui è capace questa piccola hothatch: le coperture Pirelli su specifiche Hyundai sono da 215 mm sia davanti che dietro su cerchio in lega da 18″. Abbastanza per garantire tanta trazione, non eccessivamente grandi, però, da causare particolari insicurezze, per esempio, nella guida sul bagnato.
HIGH-TECH. Lo avrete capito: più passavo il tempo con lei più la sua ricetta iniziava a ingolosirmi sempre di più. Senza dimenticare quel vero e proprio pannello di controllo rappresentato dal menù N del sistema multimediale. Ogni aspetto della vettura (ammortizzatori a parte) è del tutto configurabile e ci ricorda almeno nello stile – esattamente come sulla Hyundai i30 N (qui la prova) – lo ‘zampino’ di qualche ex ingegnere BMW M nella genesi ed affermazione di Hyundai N. Nessuna rivale offre niente di paragonabile e se è vero che una volta trovate le vostre impostazioni preferite non passerete il tempo a girare tra i menù, avere accesso a un simile livello di configurazione della vettura la fa apparire per certi versi simile e vicina a potenti e blasonate sportive tedesche. Il resto dell’abitacolo è semplice e curato: pochi fronzoli ma sedili sportivi con cuciture a contrasto e tutta la praticità della i20 da cui deriva, bagagliaio compreso: perché una hothatch deve essere così, aggressiva a richiesta, ma sfruttabile nella vita di tutti i giorni. E a questo proposito anche i consumi, a patto di alzare un po’ il piede non sono niente male.
TESTA E CUORE. Quando i rettilinei lasciano spazio a curve e tornanti stretti, la cavalleria di auto che costano il doppio potrebbero non bastare per lasciarsela alle spalle. La Hyundai i20N costa poco meno di 30mila euro, un po’ meno delle rivali dirette, Fiesta ST e Polo GTI su tutte e come quest’ultime non è soggetta al superbollo. Qualcuno potrebbe dire che guardando al mercato dell’usato sono tante le alternative per un prezzo simile. Ma nessuna – anche recente – offre un simile livello tecnologico e la tranquillità di avere 5 anni di garanzia. Fattori poco emozionali si, ma che fanno la differenza!