Una sella per due… Mattarella
L’ultima settimana ha messo in crisi più di un equilibrio. E no, qui la politica non c’entra niente. È tutta una questione di cuore. Perché se dal di fuori sembra che a un certo punto Draghi abbia deciso di salire al Colle per parlare con (l’allora uscente) Capo dello Stato, nelle segrete stanze c’è qualcuno che dice che sia stato Mattarella in persona a fare quella telefonata che, esordendo con un “ma proprio sul più bello?”, ha portato all’epilogo che tutti sappiamo. E se in questa esclamazione sibillina ci si può leggere tutto, chi sa che sotto alle mentite spoglie da galantuomo palermitano si cela un fervido centauro, ha probabilmente indovinato subito cosa volesse dire il Presidente. Nel corso del suo primo mandato, infatti, l’inquilino del Quirinale s’è dato un gran daffare per rinnovare il parco moto dei suoi Corazzieri. E così, dopo la prima infornata di Moto Guzzi California 1400 Touring, lo scorso maggio sono arrivate pure le prime due V85 TT, rigorosamente in livrea presidenziale). Che poi è la stessa tenuta che hai visto all’Eicma. Diciamocelo, ma chi, dopo essersi messo a posto il garage, sarebbe mai riuscito a cedere la poltrona, ops, il sellino?
BREVE RIPASSO DELLE AQUILE PRECEDENTI. Fondata nel 1921, la Moto Guzzi ha sempre volato nei reparti del Quirinale. Dal 1946, infatti, e cioè da quando l’Italia è diventata repubblica, le moto dei corazzieri, i centauri più alti del mondo, sono sempre state quelle di Mandello. Le ultime arrivate sono appunto queste V85 TT in versione Guardia d’Onore, un’edizione limitata a 1946 esemplari, guarda caso (il numero, progressivo, ce l’hai sempre sotto gli occhi, visto che è inciso sulla piastra del manubrio). Contraddistinta da una livrea da parata, ha anche il parabrezza maggiorato Touring, le barre paramotore e i faretti LED supplementari. E l’orgoglio nazionale, a forma di bandiera italiana, stampato in fronte.
