Winter Marathon 2022, il ritorno alla normalità
Per gli organizzatori della Winter Marathon è sempre facile attirare l’attenzione. È uno dei primi eventi motoristici del nuovo anno, è ambientata lungo le affascinanti strade delle Dolomiti e apre i cancelli solo a vetture – non necessariamente d’élite o irraggiungibili – che si sfidano in una gara di regolarità tra percorsi molto tecnici, tappe notturne e prove speciali croccanti. Un fine settimana – lungo, si parte il giovedì – pieno di emozioni, tra le quali certamente non c’è la noia. Senza parlare poi della ciliegina sulla torta, i trofei-spettacolo sul lago ghiacciato di Madonna di Campiglio del sabato pomeriggio che quest’anno hanno visto sfidarsi a eliminazione diretta le prime otto Porsche classificate (Trofeo Centro Porsche Brescia) e le prime 32 vetture in classifica generale (Trofeo Eberhard & Co).
2022, PROVE TECNICHE DI NORMALITÀ. Pur nel rispetto dei vari protocolli Covid e all’insegna del green pass rafforzato, la Winter Marathon 2022 è riuscita comunque a stupire. 15 passi di montagna in 16 ore di gara, per un totale di oltre 500 km, 65 prove cronometrare e 6 prove di media. Decisamente un bel ritmo per gli oltre 130 equipaggi – molti di più rispetto alle edizioni precedenti, tra i quali finalmente sono tornati anche gli stranieri. La manifestazione è come di consueto riservata a vetture costruite entro il 1968, pur accogliendo una selezione di modelli di particolare interesse storico e collezionistico prodotti entro il 1976. E come al solito le tappe sono state 2: la prima giovedì 20 in notturna lungo la Val di Sole (con sosta sul Passo del Tonale) e la seconda venerdì 21 attraverso le strade e i passi più famosi del Trentino-Alto Adige, con sosta cena sul Passo Gardena e chiusura della corsa a Campiglio. Per la prima volta inoltre sono state ammesse, fuori classifica, alcune Porsche youngtimer prodotte dal 1977 al 1990. Una gioia per gli occhi, ma non pensate a una parata per trailer queen o a un raduno domenicale: oltre alla competizione tesissima tra gli equipaggi non sono mancate le difficoltà, anche climatiche, come, ad esempio, la discesa dal passo del Pordoi a -15°, che per una vecchia Balilla del 1937 può diventare un problema.
VITTORIA DEGLI HABITUÉ. NEL 2022 È TRIS BALILLA. La grande classica invernale vanta un discreto numero di affezionati partecipanti seriali, che quasi sempre ri-occupano il podio. È successo ovviamente anche nel 2022, con l’equipaggio formato da Edoardo Bellini e Roberto Tiberti che replica il successo dello scorso anno. Li seguono a ruota Guido Barcella e Ombretta Ghidotti, secondi, e il duo Alberto Aliverti – Stefano Valente, che si classifica terzo. Un podio che fa molto Le Mans 1966, con la differenza che invece delle Ford GT di McLaren, Miles e Bucknum a Campiglio trionfano tre Fiat 508 C Balilla. Il cronometro è stato invece meno generoso con la Stratos condotta da Miki Biasion, che si piazza novantaduesimo.Ci state facendo un pensierino? Iniziate a prepararvi, la 35esima Winter Marathon si correrà a Gennaio 2023. (Testo: Cesare Sasso)