Audi S1 Hoonitron: l’EV di Ken Block al sapore di Gruppo B
Il nuovo gioiello di Ken Block è una teppista a elettroni. Dalla collaborazione tra la Casa dei Quattro Anelli e il pilota statunitense è infatti nata una vettura davvero singolare: si chiama Audi S1 Hoonitron ed è un prototipo a batterie ‘tutto muscoli’, con linee chiaramente ispirate alla leggenda del gruppo B in versione USA: la S1 Pikes Peak, una delle sue auto preferite di Ken Block. Appuntamento quindi su YouTube per gustarci il bolide elettrico in azione, perché i due co-protagonisti (Audi e Ken) stanno già lavorando al sequel in versione elettrificata, della fortunata serie Gymkhana, la Elektrikhana.
SU MISURA. L’Audi S1 Hoonitron è stata sviluppata appositamente e unicamente per il pilota: al momento purtroppo non sono ancora state dichiarate specifiche tecniche, sappiamo solamente che sarà potentissima, a quattro ruote motrici, con il telaio in fibra di carbonio a ospitare due motori elettrici ad alto tasso di kW (forse di derivazione Audi RS e-tron GT?). Modello unico sì, ma non stiamo certo parlando di un prototipo: la S1 del nuovo millennio possiede già tutti gli standard di sicurezza previsti dalla FIA per poter gareggiare su pista e presto la potremmo ammirare in azione. Per il momento invece non ci resta che godere su alcune anticipazioni sull’estetica della vettura nel video qui sotto.
AL BANCO PROVA. Ci sono volute solo quattro settimane per passare dalla prima bozza al progetto finale e Ken Block sta già familiarizzando con la vettura in vista delle prossime evoluzioni ad alto tasso adrenalinico. Per esempio, come confermato dallo stesso Block, il pilota sta affinando la tecnica per dei donuts con partenza da fermo da compiere alla folle velocità di 150km/h. La particolarità di questa manovra sta nel solo utilizzo del piede destro dell’acceleratore, infatti, vista la natura elettrificata della Hoonitron, la vettura non prevede la presenza di trasmissione tradizionale e frizione: una nuova sfida per il funambolico campione americano. (Testo: Federico Giavardi)
