Tourist Trophy 2022: John McGuinness, l’highlander
Se dopo i 50 anni dovremmo assicurarci di assumere quantità adeguate di magnesio, potassio e calcio, ci sono invece campioni che necessitano solo di una dose di adrenalina. E lo conferma John McGuinness, una delle leggende dell’Isola di Man, che torna per la centesima volta (sono proprio 100 gare) a competere sulle strade del Tourist Trophy 2022, per rivivere l’emozione della corsa motociclistica più dura e pericolosa di sempre. Il pilota inglese meglio noto come ‘Morecambe Missile‘, oltre a godersi una buona dose di frenesia da due ruote, potrà anche provare ad allungare la sua striscia di vittorie (al momento 23), sul Snaefell Mountain Course, o, se preferite all’italiana, il Circuito del Mountain, accorciando così il distacco dal dominatore assoluto di categoria Joey Dunlop, detentore di ben 26 TT.
CON HONDA È AMORE. Ad accompagnare John McGuinness, è ancora una volta la Casa di Tokyo. Insieme al costruttore nipponico il campione di Morecambe ha conquistato 12 delle sue 23 vittorie totali del Tourist Trophy, che per il TT 2022 si presenta con la due ruote più estrema e più innovativa del catalogo Honda: la CBR1000RR-R Fireblade SP, vista appunto all’EICMA 2021.
QUESTO È CORAGGIO. Cinquant’anni e non sentirli. Come se non bastasse l’età, sono le partecipazioni nel 2022 al TT e alla North West 200 a rendere ancora più epico il ritorno di Jhon McGuinness. Infatti, Morecambe Missile è a digiuno dell’adrenalina delle corse dal 2017, anno in cui subì un gravissimo incidente proprio sulle strade Nordirlandesi del ‘Triangle’ (il nome del circuito) della North West 200. A pesare sul pilota, la frattura di tibia e perone, oltre a numerosi interventi chirurgici, causati proprio da un guasto ai corpi farfallati della sua Honda, che rimase accelerata per un’errata impostazione della centralina elettronica.
IL MORECAMBE MISSILE. Scopriamo invece un po’di più sulla storia di John McGuinness. Il pilota inglese conta apparizioni come wild card al motomondiale negli Anni ’90 nella classe 250 e 500 2 tempi, oltre a contare una breve parentesi nel mondiale Supersort 600. Un talento quello di Morecambe, che però non riuscì a esprimersi tra i cordoli e le curve dei circuiti, per invece dare il meglio di sé tra i marciapiedi, i pali e le cabine telefoniche del Snaefell Mountain Course e del Triangle Nordirlandese. Una carriera, quella di McGuinness, costruita sui circuiti stradali, iniziata nel lontano 1996, con il suo primo TT, nella classe Lightweight, la stessa categoria che regalò, tre anni più tardi, al pilota, il primo titolo Tourist Trophy. Di tutti i 23 conquistati, questo è il primo trionfo del campione in tutte le serie: Senior, Superbike, Supersport e l’ultima nata TTzero (riservata alla due ruote elettriche) che portano il ‘missile’ ad essere il secondo pilota più vittorioso del TT. Riconoscibile per uno stile di guida preciso e pulito, Jhon McGuiness si ricorda anche per l’amplein dei TT 2006 e 2007, in cui è riuscito a conquistare la vittoria in tre categorie sugli oltre 60 chilometri del circuito dell’Isola di Man. Invece con la vittoria 2008, si può dichiarare l’ingresso nell’hall of fame del pilota, riuscendo a raggiungere i successi di Mike Hailwood, un palmares quello di Jhon McGuiness di tutto rispetto che può essere affiancato alle leggende del motorsport: Carl Fogarty, Giacomo Agostini, Jhon Surtees e Carlo Ubbiali (solo per citarne alcuni) e tutti presenti nell’albo d’oro del TT. Quando si dice che l’età è solo numero credeteci, e se dovesse mancare un po’ di motivazione, non abbattiamoci, perché c’è ancora il nostro ‘vecchio’ Jhon a ricordarcelo. Ah per onore di cronaca, mancano meno di sei mesi al Tourist Trophy 2022. (Testo: Federico Giavardi)