Mini Cooper SE: il kart va a batterie
SCATTANTE. Sulle strade la vedremo la prossima primavera, ma da oggi la nuova Cooper SE è già prenotabile online e possiamo conoscerne tutte le caratteristiche. Basata sulla più piccola delle Mini, la tre porte, non è un caso che il nome riprenda quello di una delle varianti più pepate, la Cooper S: una vera e propria dichiarazione di intenti degli ingegneri inglesi sulle qualità e sul divertimento di guida garantito dalla compatta, anche con una diversa alimentazione. A guardare la scheda tecnica i numeri (almeno parlando di accelerazione) sono da hothatch: scatta da 0 a 100 all’ora in 7,3 secondi ed è ancora più brillante nei primi metri, dove grazie alla coppia istantanea del motore elettrico, supera i 50 km/h in poco più di tre secondi. Meno entusiasmante, invece, la velocità massima limitata a 150 km/h, comunque, più che sufficiente per una cittadina.
FINO A 270 CHILOMETRI. L’elettrico, montato sotto al cofano sviluppa, 184 cavalli e 270 Nm di coppia, valori non lontani dai 192 cavalli e 300 Nm della Cooper S a benzina. La potenza è scaricata sulle ruote anteriori e per prevenire le reazioni di coppia del volante, la Cooper SE è dotata di un moderno controllo di trazione, direttamente integrato nella centralina del motore che interviene proattivamente, ancora prima che si verifichi uno slittamento in partenza o in una curva stretta. Ad alimentare l’unità elettrica provvede un pacco batterie da 32,6 kWh posizionato nel pianale, sotto al divano posteriore e al tunnel centrale, in modo da non intaccare lo spazio per passeggeri e bagagli. L’autonomia massima dichiarata è di 270 chilometri, mentre dalla presa, che sta dove normalmente si trova il bocchettone della benzina, si ricarica la batteria con corrente alternata o continua fino a una potenza massima di 50 kW, con la quale si passa dallo 0 all’80 percento in una mezz’oretta.
QUATTRO MODALITÀ DI GUIDA. Il design della nuova Mini Cooper SE è fedele alla tradizione, ma ci sono tanti dettagli esterni e interni che la differenziano dalle versioni a motore termico. Davanti, ad esempio, la mascherina è tutta chiusa per migliorare il coefficiente di penetrazione dell’aria e quindi ridurre il consumo di energia. Al posteriore, ovviamente, manca il tubo di scarico e sono disponibili cerchi in lega dal disegno specifico. Saliti a bordo la novità più evidente è l’inedito cruscotto digitale: lo schermo da 5,5 pollici mostra diverse informazioni, come la velocità e l’autonomia residua in marcia, o il tempo di ricarica previsto una volta attaccati alla colonnina. Schiacciando una delle levette al centro della plancia, è possibile selezionare una tra le quattro modalità di guida, che variano dall’ecologica Green+, dove, per massimizzare l’autonomia, viene limitato lo spreco di energia di alcuni accessori come il climatizzatore e la risposta dell’unità elettrica si fa più dolce, alla Sport, con la quale si sfrutta al massimo la vivacità dei 184 cavalli elettrici. Infine dal sistema multimediale è possibile configurare la frenata rigenerativa (ovvero il recupero dell’energia una volta alzato il piede dall’acceleratore) su due livelli, basso o intenso. Nel primo la decelerazione è simile a una qualunque auto a cambio automatico, mentre nella seconda viene recuperata molta più energia e quindi si rallenta velocemente ancora prima di toccare il pedale del freno.